Colpito con il taser da un poliziotto: giovane muore

Drammatico episodio a Pescara, dove un giovane è morto dopo essere stato colpito con un taser dalle forze dell’ordine. Secondo una prima ricostruzione, il ragazzo – di circa 30 anni – avrebbe avuto un malore subito dopo l’uso dell’arma ad impulsi elettrici. Inutili i tentativi di rianimazione: il giovane è deceduto poco dopo l’arrivo dei soccorsi.

Il fatto è avvenuto in una zona residenziale della città, dove la polizia era intervenuta su segnalazione di alcuni residenti per il comportamento agitato del giovane. Durante il tentativo di immobilizzarlo, uno degli agenti ha fatto uso del taser in dotazione. Pochi istanti dopo, il ragazzo ha perso conoscenza e si è accasciato al suolo.

Immediato l’intervento del personale sanitario del 118, che ha provato a stabilizzarlo, ma ogni sforzo si è rivelato vano. Il giovane è stato dichiarato morto all’arrivo in ospedale. La Procura di Pescara ha aperto un’inchiesta per accertare le cause esatte del decesso e per valutare la correttezza dell’intervento delle forze dell’ordine. Sarà l’autopsia a stabilire se il taser abbia avuto un ruolo diretto nel malore fatale.

L’episodio ha sollevato un acceso dibattito sull’utilizzo del taser da parte della polizia, già oggetto di discussione in passato. Diverse associazioni per i diritti umani hanno chiesto chiarimenti urgenti, mentre il Viminale ha assicurato massima trasparenza nelle indagini.

Il caso di Pescara riaccende la polemica sull’equilibrio tra sicurezza e tutela della salute, soprattutto in contesti in cui possono esserci fragilità psicofisiche. I familiari del giovane chiedono giustizia e verità su quanto accaduto.

Redazione Italia

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