Cronaca

Roma, donna denuncia violenza e sequestro in un bar: arrestato il titolare dell’esercizio

Un grave episodio di violenza e sequestro di persona è avvenuto a Roma, dove una donna di 48 anni ha denunciato di essere stata aggredita sessualmente all’interno di un bar nella zona sud della Capitale. Il presunto responsabile è il proprietario del locale, che è stato arrestato dai Carabinieri e si trova ora a disposizione dell’autorità giudiziaria.

La denuncia e l’intervento delle forze dell’ordine

Secondo quanto riferito dalle fonti investigative, la donna si sarebbe presentata in caserma visibilmente scossa, raccontando di essere stata trattenuta con la forza all’interno del bar e di aver subito molestie e atti di violenza sessualeda parte del titolare. L’uomo, un 50enne romano, avrebbe impedito alla vittima di allontanarsi dal locale, chiudendo la porta a chiave.

Immediatamente sono scattate le indagini da parte dei Carabinieri, che hanno raggiunto il bar indicato dalla donna e raccolto elementi utili per riscontrare il racconto. Dopo un sopralluogo, gli investigatori hanno acquisito testimonianze e filmati di videosorveglianza, oltre a sottoporre il locale a sequestro.

Arrestato il proprietario del bar

Il proprietario del bar è stato fermato con l’accusa di sequestro di persona e violenza sessuale. L’arresto è stato convalidato e il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per altri precedenti, si è dichiarato estraneo ai fatti nel corso dell’interrogatorio di garanzia.

Indagini in corso

Le indagini proseguono per accertare ulteriori responsabilità e verificare se vi siano stati altri episodi simili legati al locale o al comportamento del gestore. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e valutano anche eventuali aggravanti.

Nel frattempo, la vittima è stata affidata a un centro antiviolenza per ricevere supporto psicologico e assistenza legale. Le autorità invitano eventuali altre persone che abbiano subito episodi simili a farsi avanti per denunciare.