Attualità

DL Sicurezza, protesta delle opposizioni in Senato: seduta sospesa in Aula

Clima teso oggi in Senato, dove è scoppiata una vibrante protesta da parte delle opposizioni durante la discussione sul Decreto Sicurezza. La situazione è rapidamente degenerata, costringendo il presidente dell’Aula a sospendere la seduta tra urla, cori e cartelli esposti dai senatori dei gruppi contrari al provvedimento.

Le opposizioni, in particolare Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra e +Europa, hanno contestato con forza l’approvazione del DL Sicurezza, ritenuto “liberticida” e “punitivo nei confronti dei più deboli”, in particolare per le norme riguardanti le manifestazioni pubbliche, il daspo urbano e l’inasprimento delle pene per chi occupa immobili o partecipa a cortei non autorizzati.

Durante l’intervento di uno dei relatori della maggioranza, alcuni senatori delle opposizioni si sono alzati in piedi, hanno mostrato cartelli con slogan come “No al decreto repressione” e hanno battuto ritmicamente le mani per coprire gli interventi al microfono. La protesta ha raggiunto un livello tale da impedire la prosecuzione dei lavori parlamentari.

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, dopo diversi richiami all’ordine, ha disposto la sospensione della seduta, sottolineando che “il diritto alla protesta non può impedire il regolare svolgimento del dibattito democratico”. La seduta è poi ripresa dopo circa un’ora, ma il clima in Aula è rimasto acceso.

Dal Governo, il ministro dell’Interno ha difeso il decreto, definendolo “un provvedimento necessario per garantire ordine pubblico e sicurezza nelle città”, mentre le opposizioni hanno annunciato battaglia parlamentare e ricorso alla Corte Costituzionale, qualora il testo venga approvato nella sua forma attuale.

Il DL Sicurezza 2025 è uno dei provvedimenti chiave dell’attuale esecutivo, e la protesta in Senato evidenzia la profonda spaccatura politica sul tema. Le opposizioni parlano di una “deriva autoritaria”, mentre la maggioranza ribadisce la necessità di strumenti più efficaci per contrastare degrado e violenza urbana.