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Crisi India-Pakistan 2025: la peggiore escalation militare degli ultimi 25 anni

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A partire da fine aprile 2025, le relazioni tra India e Pakistan hanno subito una drammatica escalation militare, in seguito a un grave attentato terroristico avvenuto il 22 aprile a Pahalgam, nel Kashmir indiano. Nell’attacco, 28 civili, per lo più turisti, hanno perso la vita. L’India ha attribuito la responsabilità a gruppi armati con base in Pakistan, accusando il governo pakistano di tollerare e sostenere attivamente il terrorismo transfrontaliero. Islamabad ha respinto le accuse, ma Nuova Delhi ha reagito lanciando un’operazione militare di rappresaglia su larga scala.

L’India ha colpito nove obiettivi strategici nel territorio pakistano, compresi quelli situati nel Kashmir sotto controllo di Islamabad. Sono stati impiegati jet Rafale, missili guidati e bombe di precisione. In risposta, il Pakistan ha lanciato missili a corto raggio su diverse installazioni militari indiane, sostenendo di aver inflitto danni significativi. L’India ha confermato alcuni attacchi, ma ha minimizzato l’impatto, dichiarando di aver subito danni limitati. Gli scambi di fuoco hanno causato finora oltre 80 morti tra civili e militari.

Nel frattempo, la crisi ha avuto conseguenze anche sul piano interno e internazionale. Il Pakistan ha temporaneamente chiuso il proprio spazio aereo, mentre l’India ha sospeso i voli civili in 32 aeroporti del nord e dell’ovest. Il governo indiano ha inoltre ordinato il blocco di oltre 8.000 account social legati a media e politici pakistani, nel tentativo di arginare la diffusione di notizie ritenute pericolose per la sicurezza nazionale.

La comunità internazionale segue con crescente preoccupazione. Stati Uniti, Unione Europea, Cina e altri membri del G7 hanno rivolto appelli urgenti a entrambi i Paesi affinché fermino l’escalation e riprendano il dialogo. Il ministro degli Esteri pakistano ha manifestato apertura a una mediazione, mentre l’India ha ribadito che ogni ulteriore passo dipenderà dalle azioni concrete di Islamabad.

Il rischio di un conflitto più ampio, anche con implicazioni nucleari, è una possibilità che nessuno può ignorare. Entrambi i Paesi dispongono di armi atomiche e, sebbene nessuno dei due abbia minacciato apertamente il loro uso, le dichiarazioni ufficiali lasciano intendere che la soglia di tolleranza sta diminuendo. La crisi del 2025 si configura dunque come una delle più gravi degli ultimi decenni, e potrebbe segnare un punto di svolta per l’equilibrio dell’intera regione dell’Asia meridionale.

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Redazione Italia

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