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Zelensky: “Non posso garantire la sicurezza dei leader alla parata di Mosca”

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di non poter assicurare la sicurezza dei leader stranieri che parteciperanno alla parata del 9 maggio a Mosca, in occasione dell’80° anniversario della vittoria sovietica nella Seconda Guerra Mondiale. “Non sappiamo cosa la Russia abbia in mente per quella data. Potrebbero verificarsi incendi o esplosioni, e poi darne la colpa a noi”, ha detto Zelensky parlando con alcuni giornalisti.

Il presidente ha aggiunto che non intende contribuire a creare un’atmosfera favorevole che consenta a Putin di uscire dall’isolamento internazionale e ha rilanciato la proposta di una tregua di 30 giorni.

Parlando del ruolo degli Stati Uniti, Zelensky ha affermato che l’atteggiamento di Donald Trump verso la guerra in Ucraina sembra essere cambiato dopo l’incontro a San Pietro, in occasione dei funerali di Papa Francesco. “Penso che dopo il nostro colloquio in Vaticano, Trump abbia iniziato a vedere le cose in modo diverso”, ha commentato.

Intanto, nella notte le forze russe hanno colpito la città di Kharkiv, nel nord-est dell’Ucraina, provocando almeno 51 feriti, tra cui due adolescenti. Secondo la procura regionale, sarebbero state usate bombe termobariche, capaci di generare ondate d’urto ad altissime temperature. Le esplosioni, almeno sette, hanno causato incendi in varie aree della città. Secondo media ucraini, sarebbero stati usati almeno 15 droni armati.

Negli Stati Uniti, la portavoce del Dipartimento di Stato Tammy Bruce ha smentito le voci secondo cui Washington starebbe valutando un ritiro dal processo di pace. In un’intervista a Fox News, ha dichiarato: “Non è vero che ci tireremo indietro. Se non ci saranno progressi concreti, potremmo rivedere la nostra posizione, ma questo non significa affatto abbandonare i negoziati”. La decisione finale, ha aggiunto, spetta al presidente Trump e al segretario di Stato Marco Rubio.

Nella regione di Kherson, un attacco notturno ha causato un morto e cinque feriti. Diverse abitazioni sono state danneggiate, ha riferito su Telegram il governatore Oleksandr Prokudin.

Infine, il ministero della Difesa russo ha dichiarato di aver abbattuto 170 droni ucraini, 11 missili (inclusi Shadow Storm e Neptune-Md) e 14 droni marittimi nel Mar Nero. Secondo l’agenzia Tass, frammenti di questi attacchi hanno causato danni a Novorossiysk, nei pressi del ponte di Kerch che collega la Russia alla Crimea.

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Redazione Italia

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