Cronaca

Corte d’appello federale approva: dazi di Trump restano in vigore per il momento

Nella giornata dell’11 giugno 2025, una Corte d’appello federale ha accolto la richiesta dell’amministrazione Trump, consentendo di mantenere i dazi imposti su larga scala in attesa dell’esito del processo legale. La vicenda aveva già visto un tribunale inferiore annullare le tariffe, ritenendo che il presidente avesse ecceduto i propri poteri esecutivi .

Il fulcro della decisione

I dazi, varati ad aprile – conosciuti come “Liberation Day tariffs” – includono un 10 % globale e ulteriore imposizione su beni cinesi, canadesi e messicani .
Il ricorso ai poteri d’emergenza (IEEPA) è stato contestato da 12 Stati e diverse PMI e inizialmente annullato da una Corte del Commercio Internazionale .
La Corte di secondo grado ha però sospeso quella sentenza e deciso di revocare temporaneamente l’annullamento, rinviando l’udienza al 31 luglio, durante la quale sarà riesaminata la legittimità dei dazi.

Impatti economici e diplomatici

L’estensione dei dazi prolunga l’incertezza sui chain supply, comportando ritardi per le aziende e aumenti di prezzo per i consumatori .
Il provvedimento è stato descritto dall’amministrazione come misura necessaria per fronteggiare deficit commerciali e traffico di droga.
Intanto, sul fronte diplomatico, proseguono i negoziati con la Cina e altri partner economici per trovare un accordo quadro generale, il cui avanzamento è stato ufficialmente dichiarato soddisfacente.

Le reazioni

Le aziende e le associazioni contestano l’uso di poteri emergenziali per imporre dazi: secondo alcuni, questa pratica violerebbe la divisione dei poteri e pregiudicherebbe l’economia americana .
Il Dipartimento di Giustizia ha annunciato di voler appellarsi alla Corte Suprema se il pronunciamento finale fosse contrario all’amministrazione