Cronaca
Oscurati due siti truffa: promettevano voli low cost, ma sparivano coi soldi
di Umberto Zollo | Torino, Fly-go.it e Flygovoyager.com ingannavano i viaggiatori con offerte irresistibili: la Polizia Postale interviene dopo decine di denunce in tutta Italia

di Umberto Zollo
Un’altra truffa online si abbatte su centinaia di italiani pronti a partire per le vacanze. La Polizia Postale, su autorizzazione della Procura della Repubblica di Torino, ha oscurato due siti web specializzati nella falsa intermediazione per la prenotazione di voli aerei: Fly-go.it e Flygovoyager.com. Dietro l’apparente facciata di piattaforme affidabili si celava un sistema di raggiro ben costruito, con prezzi irresistibili, interfacce curate e false promesse di biglietti mai arrivati.
I primi segnali del raggiro sono emersi al Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Torino, dove sono confluite numerose segnalazioni e denunce da parte di cittadini che, dopo aver effettuato il pagamento — in alcuni casi per cifre anche ingenti — non avevano ricevuto alcuna conferma, né tanto meno il biglietto.
Il meccanismo truffaldino era semplice quanto efficace: i siti si presentavano come comparatori di voli dotati di funzionalità apparentemente professionali, capaci di mostrare le offerte più vantaggiose delle principali compagnie aeree. L’acquisto sembrava completarsi direttamente sulla piattaforma, grazie a un sistema integrato. Ma, in realtà, nessuna prenotazione veniva mai effettuata.
Dopo il pagamento, iniziava l’attesa. Ai primi reclami, i gestori dei siti rispondevano con email interlocutorie, parlando di “tempi tecnici di elaborazione” o “ritardi amministrativi”, promettendo la consegna del biglietto entro due settimane. Ma quando gli utenti chiedevano il rimborso, il silenzio diventava totale: nessuna risposta, nessun contatto, nessuna restituzione.
Le indagini hanno permesso di scoprire che la società responsabile operava da una sede estera, ma era attiva sull’intero territorio nazionale. Il danno economico si stima elevato e in continua espansione, con vittime in tutte le regioni italiane, non solo nella provincia torinese dove il caso è esploso per primo.
Per fermare l’escalation di truffe, la Procura ha disposto il sequestro preventivo dei due domini e l’oscuramento tramite DNS, così da impedirne l’accesso ai navigatori italiani e proteggere altri consumatori da nuove frodi.
Pur precisando che le indagini sono ancora in corso e che i soggetti coinvolti non devono essere considerati colpevoli fino a sentenza definitiva, la Polizia Postale lancia un appello alla prudenza, specialmente in vista dell’estate.
Ecco i consigli chiave per evitare di cadere in trappole simili:
- Diffidare di offerte troppo vantaggiose, soprattutto se i prezzi sembrano fuori mercato.
- Verificare attentamente recensioni e feedback degli utenti, consultando anche fonti esterne al sito.
- Controllare l’autenticità del sito, a partire dall’URL, la presenza del lucchetto di sicurezza e la trasparenza dei contatti.
Le truffe digitali evolvono e si fanno sempre più sofisticate. Solo un uso consapevole del web può ridurre i rischi. L’invito, per tutti, è a non abbassare mai la guardia.
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