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Otto indagati a Savona per una presunta frode nel settore dei trasporti

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Una vasta operazione della Guardia di Finanza di Savona ha scoperchiato una presunta frode nel settore dei trasporti e della logistica, portando alla denuncia di 8 persone per reati fiscali (art. 5 omessa presentazione di dichiarazione fiscale, art. 8 emissione di fatture per operazioni inesistenti e art. 2 dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti) e all’accusa di riciclaggio (art. 648 bis c.p.) per una di queste. Le indagini, condotte dai Finanzieri di Savona, hanno toccato aziende con sede nelle province di Savona, Genova e Milano. L’inchiesta ha messo in luce un sistema complesso basato sull’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni mai avvenute, un meccanismo usato per evadere le tasse. In particolare, uno degli indagati è accusato di aver “ripulito” oltre un milione di euro, frutto di queste attività illecite, attraverso numerosi trasferimenti di denaro su diversi conti bancari a lui riconducibili. Le minuziose analisi dei conti correnti degli indagati hanno rivelato più di 60 operazioni di riciclaggio. Su indicazione della Procura di Savona, le Fiamme Gialle hanno dato esecuzione a un provvedimento del giudice, sequestrando beni per un valore complessivo di quasi un milione di euro a carico della persona accusata di riciclaggio: un prestigioso immobile nel levante ligure, stimato in oltre 815mila euro, e un’auto di lusso del valore di 50mila euro. L’operazione ha anche portato a 7 verifiche fiscali a carico delle aziende coinvolte nell’emissione e nell’utilizzo delle fatture false, sia in Lombardia che in Liguria. Queste verifiche hanno permesso di accertare violazioni fiscali per un totale di oltre 13 milioni di euro, di cui un milione è stato contestato formalmente dall’Agenzia delle Entrate a una delle società emittenti, alla quale è stata anche chiusa d’ufficio la Partita IVA. L’azione operativa sviluppata dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria savonese “testimonia il particolare impegno profuso dall’Istituzione nel contrasto alla lotta all’evasione, derivante da reati particolarmente ‘insidiosi’, come l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, nonché il riciclaggio dei relativi proventi illeciti“.

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Red. Lig.

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