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Sicilia

Palermo | Assemblea siciliana: ai deputati assenti 180 euro di multa


I deputati regionali assenti durante le votazioni all’Assemblea siciliana saranno soggetti a una sanzione di 180 euro, che verrà trattenuta dalle loro indennità alla fine di ogni mese.

Lo stesso importo di 180 euro sarà sottratto ai membri delle commissioni parlamentari che risultano assenti al momento della votazione. In questo caso, è stato stabilito un limite massimo mensile di 540 euro.

Inoltre, i giorni di permesso sono stati ridotti della metà: ora i deputati potranno usufruire di un solo giorno libero al mese anziché due.

La stretta contro l’assenteismo, è stata deliberata all’unanimità dal Consiglio di Presidenza. Questo nuovo sistema entrerà in vigore il primo maggio, una data simbolica proposta dal presidente dell’Ars Gaetano Galvagno.

Sicilia

Lampedusa | Dopo 51 anni nata bambina, verrà conferita cittadinanza onoraria


Sabato verrà conferita la cittadinanza onoraria alla bimba, la prima nata a Lampedusa dopo 51 anni, secondo quanto deliberato dal consiglio comunale delle isole Pelagie. La piccola Maria, di 2 anni e mezzo, attualmente residente a Piana degli Albanesi con i suoi genitori, sarà onorata con questo riconoscimento. In suo nome sarà dedicato anche il nascente parco giochi creato in via Roma.

All’evento sarà presente il vice prefetto Carmen Cosentino, rappresentante del dipartimento Libertà Civili e Immigrazione. Maria è nata presso l’ambulatorio del Punto Territoriale d’Emergenza (Pte). Rita, una donna ivoriana di 38 anni già madre di due gemelli, era tra il gruppo di migranti salvati e sbarcati poco prima al molo Favarolo.

Essendo giunta alla fine della gestazione, Rita è stata trasferita precauzionalmente al poliambulatorio. Tuttavia, il travaglio è iniziato presso il Pte e non è stato possibile il trasferimento in elisoccorso. Maria Raimondo, un’infermiera di Corleone in servizio all’ambulatorio di Lampedusa, ha assistito e supportato Rita durante il parto, e la piccola ha preso il nome da lei.

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Cronaca

Lampedusa | Dopo 11 anni dal naufragio è stata identificata una vittima

Una delle 368 vittime del naufragio di migranti del 3 ottobre 2013, avvenuto a poche centinaia di metri dall’isola dei Conigli a Lampedusa, è stata identificata. Il migrante noto come PM 357 ora ha un nome e un cognome: Weldu Romel, eritreo di 27 anni. Le sue informazioni saranno incise sulla lapide che sarà posata nel cimitero monumentale di Caltagirone, nel Catanese, il prossimo 6 maggio.

Il Comitato 3 ottobre, il Sistema Accoglienza Integrazione e il Comune di Caltagirone hanno reso noto che l’identificazione è stata resa possibile grazie al lavoro dell’Istituto Labanof dell’Università di Milano e al Commissario Straordinario per le Persone Scomparse. La salma di Weldu Romel, identificata con il codice AM 16, è stata sepolta nel cimitero di Caltagirone nell’ottobre 2013.

Alla cerimonia per la posa della lapide, che si terrà lunedì alle 10:30, parteciperanno il prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, il sindaco di Caltagirone Fabio Roccuzzo, l’Imam di Catania Kheit Abdelhafid, monsignor Salvatore De Pasquale, vicario generale della Diocesi di Caltagirone, Tareke Brhane, presidente del Comitato 3 ottobre, Angela Ascanio, referente del progetto Sai di Caltagirone, e Vito Fiorino, nominato “Giusto” per aver salvato 47 persone durante il naufragio.

Il sindaco Roccuzzo ha dichiarato: “Quel terribile naufragio del 3 ottobre 2013 resterà indelebilmente scolpito nella memoria di molti. Essere riusciti a restituire un’identità a una delle vittime, sepolta nel cimitero di Caltagirone, è un atto di grande civiltà e di profondo rispetto per chi ha perso la vita nel tentativo, purtroppo vano, di cercare un’esistenza migliore”.

Tareke Brhane ha sottolineato: “La nostra battaglia è per dare un nome e una degna sepoltura alle vittime dei naufragi. Negare questo diritto è contrario ad ogni principio di umanità. Ogni persona ha diritto a una degna sepoltura, così come i familiari hanno diritto di avere un luogo dove ricordare e piangere i propri cari. Siamo felici che oggi, finalmente, a Weldu sia stata ridata un’identità. Speriamo di poter fare lo stesso per le centinaia di vittime senza nome che ancora oggi sono sepolte nei tanti cimiteri del nostro Paese”.

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Cronaca

Sicilia | E’ stata definita drammatica la situazione idrica nella regione


La situazione idrica della Sicilia è definita “drammatica” dall’Associazione dei Consorzi di Bacino, l’ANBI, in un comunicato recente. Nonostante una leggera ripresa con poco più di 13 milioni di metri cubi accumulati in un mese, gli invasi siciliani registrano un deficit complessivo di circa 670 milioni di metri cubi d’acqua, equivalente al 68%. Ciò che preoccupa maggiormente è il fatto che questa cifra sia inferiore di ben 145 milioni al precedente record negativo del 2017, un anno segnato da una forte siccità.

Secondo il Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano, dal settembre del 2023 il deficit pluviometrico medio nella regione è stato di circa 300 millimetri, con punte di 350 millimetri nella provincia di Catania. Questo significa che l’apporto d’acqua nei mesi tradizionalmente più piovosi, da settembre ad aprile, è diminuito drasticamente, praticamente dimezzato rispetto alla media storica di 620 millimetri.

Il mese di marzo è stato particolarmente siccitoso nelle province centrali e soprattutto in quelle sud-orientali dell’isola, dove le piogge registrate sono state tra il 70% e il 90% inferiori alla norma in molti comuni delle province di Catania, Siracusa, Enna e Caltanissetta.

Secondo l’ANBI, i bacini di Disueri, Comunelli e Cimia, nella provincia di Caltanissetta, sono quasi completamente vuoti, trattenendo volumi d’acqua inferiori al milione di metri cubi.

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