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Calabria

Rende (CS) | Tragedia all’Unical: si suicida 45enne

Questa mattina si è verificata una tragica situazione all’Università della Calabria (Unical), quando un individuo di 45 anni proveniente da Montalto Uffugo ha compiuto un gesto estremo togliendosi la vita dal ponte Bucci.

È importante sottolineare che l’uomo coinvolto non era uno studente, ma secondo le informazioni disponibili, risultava essere in cura presso il CIM (Centro di Salute Mentale). La notizia ha scosso la comunità locale, suscitando preoccupazione e riflessioni sulla salute mentale e il sostegno necessario a coloro che ne hanno bisogno.
La decisione di togliersi la vita rappresenta sempre un evento tragico, richiamando l’attenzione sulla sensibilità e sulla comprensione delle problematiche legate alla salute mentale. La comunità universitaria e la società nel suo complesso sono chiamate a riflettere sulle sfide che possono emergere e sull’importanza di promuovere un ambiente di supporto.
In questo momento difficile, è essenziale che siano disponibili risorse e servizi di assistenza per coloro che possono trovarsi in situazioni simili. La notizia ha suscitato il cordoglio delle autorità e l’espressione di solidarietà verso la famiglia e gli amici dell’uomo coinvolto, sottolineando l’urgenza di promuovere la consapevolezza e l’accessibilità ai servizi di salute
mentale nella società.

Calabria

Cirò Marina (KR) Pubblica video su Tik Tok mentre è ai domiciliari:40enne in carcere

Le ragioni per cui un uomo di quarant’anni residente a Cirò Marina è stato recentemente arrestato risiedono nei suoi continui post irriverenti su TikTok e altri social network, nonostante fosse in regime di detenzione domiciliare. Ignorando completamente le restrizioni imposte, ha continuato a condividere contenuti controversi dalla sua abitazione. I Carabinieri della Compagnia di Cirò Marina hanno segnalato le sue molteplici violazioni alle autorità giudiziarie, fornendo un’analisi dettagliata dei suoi profili social. In seguito, il Tribunale di Sorveglianza di Catanzaro ha revocato immediatamente il suo beneficio, ordinando il trasferimento del quarantenne nella Casa Circondariale di Crotone, a causa della sua persistente violazione delle norme.

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Calabria

Gioia Tauro (RC) | Arrestato l’ultimo latitante dell’inchiesta “Perseverant” dopo telefonata della madre

Uno dei sospettati che era riuscito a sfuggire all’operazione “Perseverant”, condotta dai Carabinieri per indagare sui flussi di droga tra i giovani della Piana di Gioia Tauro, è stato arrestato in Spagna. Sebastian Ionut Gutuman, 23 anni, si era nascosto a Pamplona, rinomata per la sua corsa dei tori, eludendo così l’arresto avvenuto il 29 febbraio scorso. L’operazione era stata avviata dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria sotto la guida del Procuratore Emanuele Crescenti e del Sostituto Procuratore Davide Lucisano della Procura di Palmi, grazie alla denuncia presentata dal padre di una giovane coinvolta nell’uso di droghe. Le indagini, iniziate nel marzo del 2020, hanno rivelato l’esistenza di un fiorente mercato della droga con base a Taurianova e collegamenti a Rosarno, Platì e Gerocarne. Gutuman e la sua famiglia vivevano a Pamplona in incognito, credendo di essere al sicuro lontano dalla Calabria. Tuttavia, i Carabinieri avevano già intercettato le loro comunicazioni e, quando la madre di Gutuman ha rivelato il loro spostamento in Spagna, è scattato l’arresto in base a un Mandato di Arresto Europeo emesso dal Tribunale di Palmi. Ora Gutuman è stato riportato in Italia e attende il processo sotto custodia cautelare. Grazie a questo arresto, tutti i sospettati coinvolti nell’operazione “Perseverant” e soggetti a provvedimenti restrittivi del GIP di Palmi sono stati consegnati alla giustizia dai Carabinieri.

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Calabria

Gioia Tauro (RC) | Sequestro di cocaina all’interno di banane finte

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, in seguito a indagini complesse condotte sotto la supervisione della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, hanno eseguito un’operazione di sequestro di oltre 250 kg di cocaina, trovati all’interno di un container presso il Porto di Gioia Tauro.

Durante il pomeriggio del 2 maggio scorso, è stato scoperto un notevole carico di stupefacente all’interno di un container proveniente dall’Ecuador, apparentemente contenente cartoni di frutta esotica, in particolare banane. Tuttavia, è emerso che la frutta era contraffatta. I Finanzieri hanno rilevato che all’interno dei cartoni erano state inserite banane finte al posto di quelle autentiche.

Per verificare l’autenticità della frutta, è stato necessario un controllo manuale, durante il quale gli operatori hanno aperto le banane con appositi strumenti, scoprendo al loro interno la sostanza stupefacente. Questo episodio rappresenta l’ultimo di una serie di scoperte di droga presso il Porto di Gioia Tauro nel corso del 2024, nell’ambito di un impegno costante nel contrasto alla criminalità organizzata. Attualmente, gli inquirenti hanno inviato la sostanza rinvenuta ai laboratori per determinarne la qualità e il principio attivo. La quantità di droga sequestrata, superiore ai 250 kg, avrebbe potenzialmente generato profitti per diverse decine di milioni di euro una volta sul mercato. Le indagini sono in corso per identificare i responsabili e perseguire i trafficanti di droga di fronte alla legge.

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