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Cronaca

Catania | Operazione Pandora: Voti in cambio di assunzioni e promesse non mantenute: parla il pentito

Il sindaco attuale di Tremestieri Etneo, Santi Rando, ex poliziotto, è stato eletto con il supporto di Ciccio Santapaola e Vito Romeo, come riportato da Salvatore Bonanno, collaboratore di giustizia, durante il periodo in cui era detenuto. Questa rivelazione fa parte delle indagini condotte nell’ambito dell’operazione Pandora dai carabinieri del comando provinciale etneo.

Le dichiarazioni di Bonanno, unite a quelle di un altro collaboratore di giustizia, Silvio Corra, dipingono un quadro inquietante di una gestione poco trasparente della cosa pubblica. Secondo quanto riportato, Pietro Alfio Cosentino avrebbe agito da tramite tra il sindaco e il clan Santapaola-Ercolano, stabilendo legami con pregiudicati come Vito Romeo e Francesco Santapaola.

Si parla di assunzioni agevolate in cambio di voti, ma tali promesse sembrano non essere state mantenute, causando disappunto nella famiglia Romeo. Conversazioni intercettate da indagini condotte tra il 2019 e il 2020 evidenziano i malumori dei Romeo riguardo alle promesse non mantenute e alla mancanza di incarichi lavorativi promessi.

Si fa riferimento a una “lettera boomerang” inviata da Vito Romeo al sindaco Rando, nella quale si accenna agli accordi stretti, ma tale missiva doveva essere tenuta riservata per evitare conseguenze negative per tutti i coinvolti.

Alfio Romeo, cognato di Cosentino, avrebbe esercitato pressioni per ottenere un incarico presso l’autoparco comunale, minacciando conseguenze in caso di mancato intervento del sindaco Rando. Questi episodi, secondo il giudice, confermerebbero l’esistenza di un accordo politico-mafioso.

Le conversazioni registrate indicano crescente insoddisfazione e malcontento per promesse non mantenute, portando tensioni tra i coinvolti. Cosentino, deluso dalle promesse non mantenute da Sammartino, si lamenta con un amico della situazione.

Cronaca

Catania | Discoteca abusiva in un vigneto: evento interrotto, denunce e multe

Un evento musicale organizzato senza le dovute autorizzazioni è stato interrotto in una vigna di Zafferana Etnea dagli agenti della squadra amministrativa della questura di Catania, in collaborazione con il personale Asp-Spresal. Durante le verifiche è emerso che era stato organizzato un intrattenimento a pagamento su un’area di circa 1000 metri quadri.

All’evento partecipavano circa 300 persone, che avevano acquistato un biglietto d’ingresso al costo di 10 euro e stavano ballando al ritmo della musica proveniente da una postazione DJ dotata di luci, console e impianto di amplificazione. Tuttavia, il luogo, essendo stato allestito in modo temporaneo e improvvisato, non rispettava le basilari norme di sicurezza richieste per eventi con molta affluenza. In particolare, i cavi elettrici dell’impianto di amplificazione erano posati a terra senza protezioni di sicurezza.

Inoltre, non era stato rilasciato alcun certificato dalla commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo riguardo alla solidità e sicurezza dei locali per garantire l’incolumità pubblica. Di fronte a queste violazioni, gli agenti hanno interrotto l’evento e hanno denunciato il responsabile dell’organizzazione per il reato di “apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento”. Il personale Asp-Spresal ha altresì denunciato la stessa persona per violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di 8.250 euro, in quanto l’organizzatore non era in possesso della licenza per l’attività di discoteca e delle autorizzazioni amministrative per la somministrazione al pubblico di bevande alcoliche e superalcoliche. Sono in corso ulteriori indagini riguardo all’impiego regolare dei cosiddetti “buttafuori” presenti all’evento.

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Calabria

Filadefia (VV) | La città piange la perdita di Francesco Serratore: una comunità unita nel dolore

La città di Filadelfia, in provincia di Vibo Valentia, è avvolta da un profondo dolore a seguito della tragica scomparsa di Francesco Serratore, un uomo di 61 anni originario del luogo ma residente in Svizzera.

L’intera comunità è stata scossa dalla notizia di quanto accaduto ieri sera. Francesco, che si trovava a Filadelfia per trascorrere alcuni giorni di vacanza, ha perso la vita in circostanze tragiche. Secondo quanto si apprende, mentre si trovava in una cisterna per controllarla e pulirla, è stato stordito dalle esalazioni che lo hanno, in seguito, ucciso.

La cognata di Francesco è stata la prima a dare l’allarme dopo aver notato la sua mancanza. Le forze dell’ordine e i vigili del fuoco del Comando provinciale di Vibo, con il distaccamento di Vibo Marina, sono immediatamente intervenuti sul posto per ricostruire gli eventi e cercare di comprendere le cause di questa terribile tragedia.

In questo momento di dolore, tutta la città di Filadelfia si stringe intorno alla famiglia di Francesco per offrire il proprio sostegno e conforto.

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Cronaca

Acireale | Picchia la figlia e le strappa le ciocche dei capelli: padre arrestato

Forze dell’ordine chiamate dalla convivente dell’uomo trovato in stato confusionale dai carabinieri

Una violenza inaccettabile e insensata. I carabinieri di Acireale, in provincia di Catania, hanno arrestato un uomo di 33 anni con pesanti accuse di maltrattamenti in famiglia.

L’uomo avrebbe brutalmente aggredito la figlia, appena tornata a vivere con lui, colpendola con pugni e calci, strappandole ciocche di capelli e stringendole il collo. È stata la convivente dell’uomo, testimone dell’atroce scena, a chiamare il 112. Anche la figlia avrebbe contattato i carabinieri mentre il padre la minacciava, consentendo l’intervento immediato delle forze dell’ordine.

I militari hanno soccorso le vittime, richiedendo l’intervento di un’ambulanza, e le hanno messe al sicuro. Nel frattempo, il 33enne è tornato a casa mentre gli investigatori erano ancora sul luogo. Si presentava scalzo, indossando solo pantaloni e canottiera, emanando un forte odore di alcool. Secondo quanto riportato dalle forze dell’ordine, sembrava confuso e disorientato. L’autorità giudiziaria ha quindi convalidato il suo arresto e disposto il regime degli arresti domiciliari presso un’altra abitazione.

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