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Cronaca

Catania | Arriva la polizia e lancia dal balcone un borsone pieno di armi: arrestato

La polizia ha arrestato un individuo di 23 anni, con precedenti penali, sospettato di detenzione illegale di armi da fuoco, ricettazione e possesso illegale di munizioni di vario calibro.

Nella mattinata del 19 aprile, nell’ambito delle operazioni mirate al controllo del territorio e alla lotta contro il traffico di droga nel quartiere “Pigno”, gli agenti della squadra mobile della questura hanno condotto una perquisizione domiciliare presso la residenza del giovane alla ricerca di armi o sostanze stupefacenti.

Durante la perquisizione, è stato scoperto che nel giardino della casa erano nascoste una pistola revolver calibro 357 Magnum con sei cartucce dello stesso calibro, una pistola revolver calibro 38 special, un fucile calibro 12 e un fucile sovrapposto calibro 12. All’interno dell’abitazione sono state anche trovate e sequestrate 158 munizioni di diversi calibri.

Quando i poliziotti sono arrivati, il giovane ha cercato di ritardare l’apertura della porta principale e ha tentato di sbarazzarsi delle armi gettando una borsa contenente le armi dal balcone sul retro della casa. Tuttavia, gli agenti di pattuglia posizionati sul retro dell’edificio hanno notato la manovra e sono riusciti a recuperare la borsa con le armi da fuoco. Dopo il processo di repertazione svolto dalla polizia scientifica, le armi sono state sequestrate dalla squadra mobile.

A seguito del ritrovamento delle armi e delle munizioni, il giovane è stato arrestato e, dopo le formalità di rito, è stato portato nel carcere di piazza Lanza.

Calabria

Crotone | Denunce e sequestri per illecito smaltimento di rifiuti e lavoratori non in regola

La Polizia di Stato ha condotto una vasta operazione a livello nazionale per contrastare lo smaltimento illecito di rifiuti e sanzionare le numerose violazioni nel settore della tutela ambientale.

In particolare, nella provincia di Crotone, la Squadra Mobile, con il supporto della Sisco di Catanzaro, della Divisione PASI locale, del personale della Capitaneria di Porto di Crotone, della Sezione Polizia Stradale e della Polizia Locale di Crotone, ha effettuato controlli mirati.

Nel Comune di Rocca di Neto, è stata ispezionata un’officina meccanica e centro di revisione, dove sono state riscontrate diverse violazioni della normativa sullo scarico delle acque reflue. Il titolare è stato deferito all’Autorità Giudiziaria e l’impianto di raccolta delle acque reflue è stato sottoposto a sequestro penale. Durante il controllo, è stato anche identificato un dipendente non regolarmente assunto, per il quale è stata inviata una segnalazione all’Ispettorato del Lavoro.

In un altro controllo, presso una carrozzeria nel Comune di Crotone, sono state riscontrate simili violazioni della normativa sugli scarichi idrici previsti dal Testo Unico Ambientale. Anche in questo caso, il titolare è stato deferito all’Autorità Giudiziaria e un’area adiacente, trasformata in una discarica di carcasse di carrozzeria e scarti industriali, è stata sequestrata. Sono stati inoltre identificati due dipendenti non regolarmente assunti, segnalati all’Ispettorato del Lavoro.

Durante questi controlli, sono stati identificati nove individui e sono stati emessi biglietti d’invito per i titolari delle attività commerciali per ulteriori valutazioni di conformità della documentazione amministrativa, con possibili sanzioni amministrative nei prossimi giorni.

Questa attività fa parte della costante azione di prevenzione e monitoraggio della Polizia di Stato, volta a contrastare i crimini ambientali che danneggiano il territorio e mettono a rischio la salute dei cittadini, rappresentando una significativa fonte di illecito profitto anche per le organizzazioni criminali.

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Calabria

Smaltimento illecito di rifiuti | Maxi Operazione della Polizia in Piemonte, Lazio, Calabria, Sicilia…

La Polizia di Stato ha concluso una vasta operazione sul territorio nazionale volta a contrastare l’illecito stoccaggio e smaltimento di rifiuti, e a sanzionare le molteplici forme di illegalità nel settore della tutela ambientale. Le attività, coordinate dallo SCO, hanno coinvolto agenti delle Squadre Mobili e delle SISCO in 33 province, con il supporto delle Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale e della Polizia Stradale. In alcune aree, è stato necessario l’intervento delle strutture periferiche del Corpo Nazionale della Capitaneria di Porto.

Durante i tre giorni di operazioni, dal 13 al 15 maggio, sono state controllate oltre 168 aree sospettate di essere utilizzate per lo stoccaggio e la conservazione illecita dei rifiuti. Di queste, 40 sono state sequestrate. Più di 1763 persone sono state identificate, con 103 denunciate per reati connessi alla gestione illecita dei rifiuti e 2 arrestate in flagranza di reato. Sono state inoltre rilevate oltre 85 violazioni amministrative per un importo superiore ai 200.000 euro.

Le attività di verifica e ispezione continueranno nei prossimi giorni a cura delle Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale per valutare ulteriori illeciti amministrativi e penali.

  1. Provincia di Torino: Controllati diversi siti di stoccaggio e autodemolizione, con il sequestro di un’area di oltre 1500 mq. Otto persone sono state denunciate e sanzioni amministrative per 130.000 euro sono state comminate.
  2. Provincia di Reggio Calabria: Sequestrate sei aree con irregolarità legate all’utilizzo di forni di verniciatura.
  3. Provincia di Roma: Controllata e sequestrata un’area privata di oltre 6000 mq, utilizzata come deposito di rifiuti speciali e pericolosi. Diversi cittadini extracomunitari sono stati trovati intenti a lavorare nello stoccaggio dei rifiuti.
  4. Provincia di Siracusa: Controllati 14 siti di smaltimento rifiuti, sette dei quali sequestrati per numerose irregolarità.
  5. Provincia di Caltanissetta: Sequestrate quattro aree per la presenza di rifiuti abbandonati, eternit e materiali ferrosi. Sette persone sono state denunciate.
  6. Provincia di Avellino: Quattro persone denunciate per violazioni del testo unico ambientale.
  7. Provincia di Benevento: Sequestrate tre aree di smaltimento rifiuti e denunciati i titolari per abbandono di rifiuti e gestione senza autorizzazione.
  8. Provincia di Latina: Controllata una fabbrica dismessa con ingenti quantità di rifiuti urbani, amianto e apparecchi elettronici.
  9. Provincia di Caserta: Sequestrate tre aree e denunciate quattro persone per attività di autoriparazione senza autorizzazione e inquinamento ambientale.
  10. Provincia di Vibo Valentia: Sequestrata un’area di commercio al dettaglio di parti di autoveicoli, denunciato il titolare.
  11. Provincia di Foggia: Controllate 12 aree, sei delle quali sequestrate. Quattro persone denunciate.
  12. Provincia di Trapani: Un soggetto arrestato in flagranza per gestione non autorizzata di rifiuti, cinque persone denunciate.
  13. Provincia di Taranto: Sequestrate quattro aree e denunciati 12 soggetti. Un arresto per detenzione di sostanze stupefacenti.
  14. Provincia del Verbano-Cusio-Ossola: Controllati tre siti, un soggetto denunciato.
  15. Provincia di Rovigo: Sequestrata una ditta di demolizioni nel Delta del Po. Denunciato il titolare e sanzioni per 7.500 euro.

Questa operazione fa parte delle costanti attività di prevenzione e monitoraggio della Polizia di Stato, mirate a contrastare i crimini ambientali che danneggiano il territorio e mettono a rischio la salute dei cittadini, proteggendo così l’ambiente e la comunità dalle attività illecite legate al traffico di rifiuti.

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Calabria

 Taurianova (RC) | Sospesi due vigili urbani di Taurianova: omissione atti d’ufficio

I carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, sotto la guida del Procuratore di Palmi Emanuele Crescenti e del Sostituto Davide Lucisano, hanno notificato una sospensione dai pubblici uffici di 10 mesi a due agenti della Polizia Municipale di Taurianova, indagati per omissione di atti d’ufficio.

I fatti risalgono alla mattina del 6 dicembre 2023, quando un incidente stradale avvenuto sulla Circonvallazione di Taurianova ha causato la morte di un uomo di 52 anni. Il conducente, che viaggiava da solo, ha perso il controllo del veicolo a causa di un malore, andando a schiantarsi violentemente contro un palo della luce, a pochi metri dal margine della strada. L’incidente è stato visto da diversi testimoni, uno dei quali ha avvertito una pattuglia della polizia locale, composta dai due agenti ora indagati.

Successivamente, i carabinieri della Stazione e della Sezione Operativa di Taurianova hanno condotto una meticolosa ricostruzione dei fatti. Incrociando le testimonianze dei presenti con le registrazioni video delle telecamere di sorveglianza e con i dati GPS dell’auto di servizio dei due vigili, i militari hanno scoperto che, sebbene gli agenti fossero giunti sul luogo dell’incidente, non avevano attivato i soccorsi né messo in sicurezza la strada, proseguendo oltre senza intervenire.

Questa omissione ha causato un significativo ritardo nell’arrivo delle forze dell’ordine, tanto che i carabinieri sono giunti sul posto solo un’ora dopo, in seguito a una chiamata al 112, constatando il decesso del 52enne. Le indagini hanno anche smentito le difese degli agenti, i quali hanno dichiarato davanti al Gip di Palmi, Francesca Giovinazzo, di non essere riusciti a individuare il luogo dell’incidente. Tuttavia, le prove raccolte dalla Procura di Palmi indicano che il veicolo incidentato era chiaramente visibile da entrambe le direzioni di marcia, poiché la vegetazione ai bordi della strada non era particolarmente fitta.

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