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Sicilia

Stretto di Messina | Chiesti al Mase tre mesi in più sul ponte


Nel contesto della valutazione dell’impatto ambientale attualmente in corso, la società Stretto di Messina, in collaborazione con l’appaltatore generale Eurolink, ha deciso di richiedere al Mase una proroga di 120 giorni per la presentazione della documentazione integrativa necessaria. Con i nuovi termini, questa documentazione sarà consegnata entro metà settembre 2024.

Secondo il CEO Pietro Ciucci, questa decisione è stata presa considerando l’importanza straordinaria del progetto, e dimostra l’assoluto impegno e la volontà della società nel rispondere in modo accurato e completo alle richieste di integrazione e chiarimento.

Cronaca

Cefalù (PA) | Indagato ex presidente Ars Micciché: auto blu per fini privati

L’ex presidente dell’Ars Gianfranco Micciché, deputato regionale di Forza Italia, è indagato dai pm di Palermo per peculato, truffa e false attestazioni.

Oggi è stata notificata a Micciché la misura cautelare del divieto di dimora a Cefalù. Il parlamentare è accusato di aver utilizzato l’auto assegnatagli per svolgere le funzioni istituzionali per fini personali. Inoltre, i magistrati gli contestano di aver confermato le false missioni di servizio dichiarate da Maurizio Messina, dipendente dell’Ars e suo autista. Questa truffa avrebbe permesso a Messina di ottenere indennità non dovute per un totale di 10.736 euro.

Il gip ha scritto che Micciché avrebbe avuto “una gestione arbitraria e del tutto personalistica dell’autovettura”. Secondo il giudice, il deputato avrebbe utilizzato il suo autista, dipendente dell’Ars, “di volta in volta come conducente, corriere, portaordini e trasportatore”. “Rimanendo nella propria residenza di Cefalù (e dunque nemmeno salendo a bordo dell’autovettura), – spiega il giudice – Micciché disponeva che l’autista percorresse più volte il tragitto Palermo-Cefalù per accompagnare il suo factotum o consegnargli due teglie di pasta al forno per il suo compleanno; per accompagnare la moglie o consegnargli un dispenser di sapone; per recapitargli un bidone di benzina o consegnargli un cofanetto non specificato; per portare il gatto dal veterinario o recuperare il caricabatterie dell’iPad”.

“Nei 33 episodi considerati, è evidente – prosegue – come sia stata sviata la funzione istituzionale dell’automezzo, specie considerando che ogni viaggio comportava un impegno di almeno quattro ore, permettendo all’autista di ottenere una retribuzione supplementare per l’attività effettuata. Non c’è da stupirsi, allora, che l’autista stesso, specie dopo il clamore suscitato dall’arresto dello chef Di Ferro, si lamentasse dell’uso e abuso dell’auto blu, e riflettesse sulla necessità di parlare a Micciché dicendogli: ‘presidente, dobbiamo fare casa, chiesa e ufficio, non possiamo fare altro'”.

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Cronaca

Palermo | Provano ad abbattere la colonnina self service, non riescono e fuggono

Nella notte di ieri, alcuni ladri hanno tentato di abbattere con un camion la colonnina del self service di un distributore di benzina in via Messina Montagne. Dopo ripetuti tentativi, i malviventi sono fuggiti a piedi non appena hanno notato l’arrivo dei carabinieri, allertati da un testimone che ha assistito alla scena.

I ladri avevano scelto un impianto isolato per il loro colpo, scagliandosi più volte contro la colonnina nel tentativo di rubare i soldi inseriti dagli automobilisti per il rifornimento. Tuttavia, nonostante i numerosi colpi, il self service ha resistito.

I ladri sono fuggiti a piedi, abbandonando sul posto il camion utilizzato per l’operazione, che è risultato rubato. Le indagini sono in corso per identificare i responsabili del tentato furto.

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Cronaca

Catania | Finge di volersi appartare con un militare, ma lo vuole solo rapinare: arrestata

Nella notte, gli agenti delle volanti sono intervenuti in via Giovanni Di Prima a seguito della segnalazione di una rapina ai danni di un turista. La vittima, un militare straniero in città per servizio, ha raccontato che, arrivato con 10 commilitoni all’incrocio tra via Giovanni Di Prima e via Marraffino, è stato avvicinato da una donna. Dopo aver tentato un approccio, la donna lo ha invitato a seguirla nella vicina via Rocchetti per appartarsi.

Una volta in un angolo della strada, la donna ha lanciato un segnale a un uomo che si trovava poco distante. Quest’ultimo, un cittadino extracomunitario, si è avvicinato e ha minacciato il militare con un coltello a farfalla, rapinandolo del cellulare. Ne è seguita una colluttazione durante la quale il militare è stato ferito sotto il mento con il coltello. Successivamente, i due aggressori sono fuggiti per le vie del quartiere.

Poco dopo, nelle vicinanze del luogo della rapina, i poliziotti hanno bloccato una donna che è stata riconosciuta come la complice della rapina. Il militare è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi Centro, dove ha ricevuto quattro punti di sutura al mento e una prognosi di sette giorni. Successivamente, ha formalizzato la denuncia presso gli uffici della questura.

La donna fermata ha inizialmente fornito false generalità, rivelatesi errate dopo il fotosegnalamento. Si tratta di una 44enne pluripregiudicata catanese, successivamente arrestata per rapina aggravata in concorso con persona da identificare. Inoltre, è stata denunciata per false attestazioni a pubblico ufficiale sulla propria identità personale. Attualmente, si trova presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza, in attesa del giudizio di convalida dinanzi al gip.

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