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Calabria

Delianuova (RC) | Sversavano rifiuti pericolosi nell’ambiente, sequestrata officina


Negli ultimi tempi, i carabinieri della compagnia di Palmi hanno intensificato i controlli sulle attività commerciali per contrastare i reati ambientali. A Delianuova, il proprietario di un’autofficina di circa 100 metri quadrati è stato denunciato all’autorità giudiziaria per gestione non autorizzata di rifiuti, e l’intera struttura è stata sottoposta a sequestro. Manca completamente la documentazione relativa allo smaltimento corretto dei rifiuti speciali, sia pericolosi che non pericolosi, come richiesto dal Codice dell’Ambiente, che impone una tracciabilità rigorosa.

Attualmente, si ignora la destinazione dei residui chimici e degli scarti generati dall’attività commerciale, presumibilmente smaltiti illegalmente a scapito dell’ambiente naturale dell’Aspromonte. Elementi come lamiere, parti di ferro, e materiali più pericolosi come olio usato, residui di carburante, batterie al piombo e liquidi refrigeranti potrebbero essere stati abbandonati nel territorio circostante nel corso degli anni, causando gravi danni all’ecosistema locale, in particolare alla flora e alla fauna, considerando la presenza di terreni agricoli e aziende agricole di fama.

Tutti i rifiuti speciali, data la loro pericolosità, devono essere trasportati da società specializzate presso centri autorizzati per la distruzione e il trattamento sicuro, al fine di prevenire l’inquinamento ambientale e i rischi per la salute umana. Ogni movimento di tali rifiuti dovrebbe essere documentato in modo dettagliato e accurato.

Calabria

San Gregorio d’Ippona (VV) | Sequestrato fucile a canne mozze sotterrato in un terreno

Era sospettato di possedere armi su un terreno a lui riconducibile. Pertanto, la Squadra
Mobile di Vibo Valentia ha effettuato una perquisizione personale e locale dell’uomo e
del suo podere. Gli investigatori, con il supporto dell’Unità Cinofila dell’U.P.G. e S.P.
della Questura, si sono recati al casolare di San Gregorio d’Ippona, utilizzato per
l’allevamento domestico di animali e il ricovero di attrezzi da lavoro.

Dopo aver perquisito tutti i locali del sito, gli agenti hanno iniziato a controllare
il terreno, che in alcuni punti presentava segni di discontinuità. Hanno quindi proceduto
con escavazioni sia manualmente che con l’ausilio dei Vigili del Fuoco del Comando
Provinciale di Vibo Valentia.

A circa un metro di profondità è stato rinvenuto un involucro metallico simile a una canna
fumaria, abilmente sigillato, al cui interno era nascosto un fucile a canne mozze e varie
cartucce dello stesso calibro. L’alterazione dell’arma attraverso l’accorciamento delle canne
è una pratica comunemente utilizzata per rendere l’arma più facile da nascondere o da maneggiare.

Sulla base delle evidenze raccolte durante l’attività di polizia giudiziaria, condotta sotto
il coordinamento della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, l’uomo è stato arrestato in
flagranza di reato. Dopo la convalida dell’arresto, è stato sottoposto alla misura cautelare
dell’obbligo di dimora con permanenza domiciliare dalle 21.00 alle 6.00, e all’obbligo di
presentazione quotidiana all’Ufficio di Polizia Giudiziaria competente per territorio.

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Calabria

Paola | Detenuto ingerisce lamette e poi aggredisce il medico

36 ore di alta Tensione altissima nel carcere di Paola dopo l’aggressione da parte di un detenuto. Salvatore Panaro, vicesegretario regionale per la Calabria del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), ha riferito che nella serata di venerdì un detenuto ha ingerito lamette da barba e la testa di uno spazzolino da denti.

Il medico interno della struttura penitenziaria, dopo averlo visitato, ha disposto l’urgente trasferimento dell’uomo all’ospedale cittadino. Gli esami radiologici hanno confermato la presenza di corpi estranei nello stomaco. Durante la visita, il detenuto ha aggredito a pugni il medico del 118.

Solo grazie all’intervento tempestivo del personale di scorta della Polizia Penitenziaria si è evitato il peggio. Con grande difficoltà, il detenuto è stato riportato in carcere in attesa della programmazione dell’intervento chirurgico necessario.

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Calabria

Vibo Marina | Nonostante il divieto di avvicinamento aggredisce ex moglie e suocera: ai domiciliari 

La scorsa settimana, i Carabinieri della Stazione di Vibo Marina sono intervenuti prontamente in un caso di violazione delle misure cautelari da parte di un individuo soggetto al divieto di avvicinamento alle vittime. Nonostante il divieto in vigore, stabilito rapidamente grazie alle linee guida della Procura, il sospettato si è recato presso l’abitazione familiare, facendosi aprire la porta dalla figlia. Una volta all’interno, ha aggresso fisicamente la suocera e la moglie, causando loro lesioni valutate guaribili in un mese.

L’intervento dei Carabinieri è stato immediato: la pattuglia è intervenuta sul posto, procedendo all’arresto del sospettato per violazione della misura cautelare. L’uomo è stato rintracciato poco distante dall’abitazione dove si è verificata l’aggressione. L’arresto è stato convalidato e sono stati disposti gli arresti domiciliari.

Il Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia ha elogiato l’operato tempestivo dei Carabinieri della Stazione di Vibo Marina, sottolineando l’importanza di assicurare alla giustizia individui pericolosi e garantire la sicurezza delle vittime. Questo episodio evidenzia l’impegno costante del Comando Provinciale e della Questura nella tutela dei cittadini e nella prevenzione e contrasto dei reati, specialmente quelli legati alla violenza di genere, in stretta collaborazione con la Procura di Vibo.

Durante le conferenze tenute alle forze dell’ordine, il Procuratore ha illustrato gli strumenti e le misure di protezione disponibili per le vittime, assicurando la massima serietà e riservatezza nel trattare ogni denuncia grazie al supporto di personale altamente specializzato. Ha ribadito l’impegno della Procura nel garantire un sistema di supporto solido ed efficiente per chiunque si trovi in situazioni di pericolo.

Infine, il procuratore Falvo ha sottolineato l’importanza della denuncia e della collaborazione con le forze dell’ordine per contrastare la violenza di genere, soprattutto all’interno delle mura domestiche. “Solo unendo le forze possiamo sperare di debellare questo grave problema sociale”.

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