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Cronaca

Lipari | Non ce l’ha fatta il 19enne Jonathan Giannò dopo l’incidente in scooter

Jonathan Giannò, il giovane di Lipari coinvolto in un grave incidente stradale un mese fa, ha purtroppo perso la vita. Il suo cuore ha smesso di battere all’ospedale Papardo di Messina, dove era stato ricoverato immediatamente dopo l’incidente. Dopo aver subito un intervento chirurgico e trovandosi in terapia intensiva, purtroppo non ce l’ha fatta.

L’incidente è avvenuto lungo la strada che collega la frazione di Canneto a Lipari, precisamente in località Bagnamare. Giannò stava scendendo da Canneto con il suo scooter quando, all’uscita dal tunnel, ha perso il controllo del veicolo. In una delle curve di Bagnamare, è finito contro un palo. Inizialmente si è pensato a un malore, ma è stato poi chiaro che si trattava di un incidente.

Una giovane isolana di nome Martina La Greca è stata la prima ad intervenire. Vedendo Giannò privo di vita, ha praticato un massaggio cardiaco che ha contribuito a farlo riprendere. Nel frattempo, è arrivato l’allarme e una pattuglia della polizia municipale è intervenuta per prestare soccorso al giovane.

Cronaca

Lampedusa | Dopo 11 anni dal naufragio è stata identificata una vittima

Una delle 368 vittime del naufragio di migranti del 3 ottobre 2013, avvenuto a poche centinaia di metri dall’isola dei Conigli a Lampedusa, è stata identificata. Il migrante noto come PM 357 ora ha un nome e un cognome: Weldu Romel, eritreo di 27 anni. Le sue informazioni saranno incise sulla lapide che sarà posata nel cimitero monumentale di Caltagirone, nel Catanese, il prossimo 6 maggio.

Il Comitato 3 ottobre, il Sistema Accoglienza Integrazione e il Comune di Caltagirone hanno reso noto che l’identificazione è stata resa possibile grazie al lavoro dell’Istituto Labanof dell’Università di Milano e al Commissario Straordinario per le Persone Scomparse. La salma di Weldu Romel, identificata con il codice AM 16, è stata sepolta nel cimitero di Caltagirone nell’ottobre 2013.

Alla cerimonia per la posa della lapide, che si terrà lunedì alle 10:30, parteciperanno il prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, il sindaco di Caltagirone Fabio Roccuzzo, l’Imam di Catania Kheit Abdelhafid, monsignor Salvatore De Pasquale, vicario generale della Diocesi di Caltagirone, Tareke Brhane, presidente del Comitato 3 ottobre, Angela Ascanio, referente del progetto Sai di Caltagirone, e Vito Fiorino, nominato “Giusto” per aver salvato 47 persone durante il naufragio.

Il sindaco Roccuzzo ha dichiarato: “Quel terribile naufragio del 3 ottobre 2013 resterà indelebilmente scolpito nella memoria di molti. Essere riusciti a restituire un’identità a una delle vittime, sepolta nel cimitero di Caltagirone, è un atto di grande civiltà e di profondo rispetto per chi ha perso la vita nel tentativo, purtroppo vano, di cercare un’esistenza migliore”.

Tareke Brhane ha sottolineato: “La nostra battaglia è per dare un nome e una degna sepoltura alle vittime dei naufragi. Negare questo diritto è contrario ad ogni principio di umanità. Ogni persona ha diritto a una degna sepoltura, così come i familiari hanno diritto di avere un luogo dove ricordare e piangere i propri cari. Siamo felici che oggi, finalmente, a Weldu sia stata ridata un’identità. Speriamo di poter fare lo stesso per le centinaia di vittime senza nome che ancora oggi sono sepolte nei tanti cimiteri del nostro Paese”.

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Cronaca

Sicilia | E’ stata definita drammatica la situazione idrica nella regione


La situazione idrica della Sicilia è definita “drammatica” dall’Associazione dei Consorzi di Bacino, l’ANBI, in un comunicato recente. Nonostante una leggera ripresa con poco più di 13 milioni di metri cubi accumulati in un mese, gli invasi siciliani registrano un deficit complessivo di circa 670 milioni di metri cubi d’acqua, equivalente al 68%. Ciò che preoccupa maggiormente è il fatto che questa cifra sia inferiore di ben 145 milioni al precedente record negativo del 2017, un anno segnato da una forte siccità.

Secondo il Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano, dal settembre del 2023 il deficit pluviometrico medio nella regione è stato di circa 300 millimetri, con punte di 350 millimetri nella provincia di Catania. Questo significa che l’apporto d’acqua nei mesi tradizionalmente più piovosi, da settembre ad aprile, è diminuito drasticamente, praticamente dimezzato rispetto alla media storica di 620 millimetri.

Il mese di marzo è stato particolarmente siccitoso nelle province centrali e soprattutto in quelle sud-orientali dell’isola, dove le piogge registrate sono state tra il 70% e il 90% inferiori alla norma in molti comuni delle province di Catania, Siracusa, Enna e Caltanissetta.

Secondo l’ANBI, i bacini di Disueri, Comunelli e Cimia, nella provincia di Caltanissetta, sono quasi completamente vuoti, trattenendo volumi d’acqua inferiori al milione di metri cubi.

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Calabria

Crotone | Tre Daspo di un anno dopo l’incontro con il Benevento


Il questore di Crotone, Marco Giambra, ha emesso tre Daspo della durata di un anno nei confronti di due tifosi della squadra calabrese e uno del Benevento, in seguito all’incontro tra le due squadre, valido per il campionato di serie C, tenutosi lo scorso 12 febbraio.

Il provvedimento è stato preso a causa dell’accensione di fumogeni sia nella curva occupata dalla tifoseria locale che in quella dei sostenitori del Benevento, con il conseguente rischio per l’incolumità delle persone sugli spalti. I tre tifosi, individuati tramite il sistema di videosorveglianza dello stadio, sono stati anche segnalati dalla Digos alla Procura della Repubblica di Crotone.

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