Violenza sessuale in una caserma abbandonata: tre arresti

La Polizia di Padova ha arrestato tre uomini di nazionalità tunisina accusati di violenza sessuale di gruppo, rapina e minacce nei confronti di una giovane 19enne marocchina. L’episodio è avvenuto l’8 luglio scorso in un’ex caserma dismessa dell’Aeronautica Militare, situata in via Sorio, nel quartiere Arcella di Padova. Due dei tre arrestati sono ritenuti gli autori materiali dell’aggressione sessuale, mentre il terzo è accusato di aver partecipato all’atto criminoso .

La dinamica dell’aggressione

La giovane, insieme a un amico algerino, aveva trovato rifugio per la notte nell’edificio abbandonato. Secondo le ricostruzioni, i tre uomini tunisini si trovavano già all’interno della struttura e avrebbero aggredito la ragazza, mentre il suo compagno veniva minacciato e rapinato. L’allarme era stato lanciato da alcuni residenti della zona, che avevano udito delle urla provenire dall’area dell’ex caserma Allegri. Al loro arrivo, le forze dell’ordine hanno trovato solo la vittima e il 22enne algerino, assieme al quale la donna si era riparata nell’edificio abbandonato .

Gli arresti e le indagini

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Padova, hanno portato all’identificazione e all’arresto dei tre uomini tunisini, tutti con precedenti di polizia. Due di loro sono stati arrestati il 9 agosto, mentre il terzo era stato arrestato già a fine luglio. Attualmente, i tre si trovano nel carcere Due Palazzi di Padova, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il pubblico ministero Andrea Zito ha disposto gli arresti, accusando i tre uomini di violenza sessuale di gruppo, rapina aggravata in concorso e violenza privata per l’aggressione al fidanzato della vittima .

Le reazioni e il sostegno alla vittima

L’episodio ha suscitato indignazione e solidarietà nella comunità locale e non solo. Numerose associazioni e gruppi femministi hanno espresso vicinanza alla giovane vittima e hanno chiesto maggiore attenzione e prevenzione contro la violenza di genere. Le autorità competenti stanno valutando eventuali misure di protezione per la ragazza e il suo compagno, al fine di garantire la loro sicurezza e supporto psicologico.

Questo grave episodio di violenza sessuale di gruppo evidenzia la necessità di un impegno costante nella lotta contro la violenza di genere e nella protezione delle persone vulnerabili. Le indagini sono ancora in corso per raccogliere ulteriori elementi utili alla definizione del caso e per accertare eventuali responsabilità di altri soggetti coinvolti.