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Maturità, cresce la protesta degli studenti: Maddalena Bianchi risponde a Valditara dopo la minaccia di bocciatura

Nuovi casi di studenti che si rifiutano di sostenere l’esame orale della maturità emergono in Veneto e in Toscana, rispettivamente al liceo Canova di Treviso e alle Scuole Pie Fiorentine di Firenze. Gli studenti coinvolti, pur rinunciando alla prova orale, ottengono comunque il diploma grazie al punteggio accumulato nei crediti e nelle prove scritte. La protesta simbolica lanciata nei giorni scorsi da Maddalena Bianchi, studentessa di Belluno, continua così a fare scuola, spingendo il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ad annunciare una stretta a partire dal prossimo anno scolastico: chi rifiuterà senza motivazioni valide di sostenere una prova d’esame verrà bocciato.

Maddalena Bianchi ha replicato al ministro definendo la sua posizione una “paura del dissenso”. La studentessa spiega di aver scelto di non sostenere l’orale per tenere un discorso personale, con l’intento di raccontarsi davvero alla commissione. “Durante i cinque anni di superiori, ho trovato raramente docenti interessati a capire veramente noi studenti. Non chiedo che diventino psicologi, ma credo che un minimo di umanità dovrebbe esserci nel rapporto con gli alunni”, afferma Maddalena, denunciando un clima scolastico che ha vissuto come “troppo competitivo e disumanizzante”.

La risposta del ministro Valditara, secondo Maddalena, conferma un’impostazione repressiva del sistema scolastico. “Se alcuni studenti hanno scelto di non sostenere l’orale per esprimere una visione critica sul sistema scolastico, perché non ascoltarli? Il governo ha paura del dissenso e risponde con una repressione che renderà la scuola ancora più terribile. Non era questo il mio obiettivo, ma è la prova evidente di quanto il sistema sia arretrato. Se i giovani sono il futuro, allora ascoltiamoli nel presente”.

La Rete degli Studenti Medi ha espresso sostegno alla protesta, criticando la reazione del ministro. Paolo Notarnicola, coordinatore nazionale della rete, ha dichiarato che “Valditara, come al solito, teme il confronto e agisce nell’unico modo che conosce: reprimendo”. L’Associazione Nazionale Presidi (Anp) ha proposto una revisione normativa che preveda l’obbligo di tutte le prove e una soglia minima di punteggio per ciascuna per poter superare l’esame. La sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti ha invece definito la protesta “un modo comodo di ribellarsi”, criticando chi si rifiuta di sostenere l’orale pur essendo certo della promozione.

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