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Calabria

La Calabria seconda in Italia per intimidazioni agli amministratori: l’allarme di Rosaria Succurro

La democrazia locale in Calabria è gravemente minacciata. A lanciare l’allarme è Rosaria Succurro, presidente di Anci Calabria, commentando i dati del nuovo rapporto di Avviso Pubblico. Secondo il documento, la Calabria risulta essere la seconda regione italiana per numero di intimidazioni rivolte a rappresentanti istituzionali locali dal 2010 al 2024, con la provincia di Cosenza in testa tra le aree più colpite.

In una nota ufficiale, Rosaria Succurro esprime solidarietà agli amministratori locali vittime di intimidazioni e ribadisce l’impegno di Anci Calabria a sollevare la questione in tutte le sedi istituzionali. Dal 2010 ad oggi, sono stati registrati 844 episodi di minacce e pressioni nei confronti di sindaci, assessori, consiglieri comunali e dipendenti pubblici, un dato che conferma la gravità della situazione.

“La Calabria è una terra di straordinaria umanità e con un forte spirito di servizio pubblico – dichiara Succurro – ma ancora oggi soffre per un conflitto aperto tra chi lavora per la legalità e chi invece si nutre di opacità, paura e rassegnazione. È nostro dovere rompere questo isolamento che colpisce chi si impegna per il bene comune”.

Per la presidente di Anci Calabria è fondamentale sostenere concretamente gli amministratori locali, garantendo più risorse per la sicurezza, strumenti efficaci per il contrasto alle mafie e una rete istituzionale unita e attiva. “La solitudine istituzionale – aggiunge – alimenta il rischio e scoraggia l’impegno civile. Chi lavora per la legalità non deve sentirsi solo, ma protetto e supportato da uno Stato presente e vigile”.

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