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Attualità

Torino | Convegno sugli Studi dei Tumori di Testa e Collo, Quattro Giorni di Incontri e Approfondimenti

La Fondazione Ferrero ad Alba ospiterà due importanti eventi dedicati all’Oncologia cervico-cefalica dal 13 al 16 marzo. Il primo evento sarà il 10° Congresso nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Cefalica (Aiocc), che si terrà il 13 e 14 marzo. Nei giorni successivi, si svolgerà il workshop europeo di chirurgia robotica promosso dall’European Head and Neck Society (Ehns).

Tra i temi che verranno affrontati durante il congresso nazionale Aiocc, vi è il ruolo della nutrizione e delle terapie di supporto nel paziente oncologico, considerando che i tumori di testa e collo possono avere un impatto significativo sul primo tratto dell’apparato digerente, come la bocca e la gola.

Nel workshop europeo di chirurgia robotica, saranno presenti alcuni tra i migliori specialisti mondiali di tecnica chirurgica mini-invasiva, i quali illustreranno le attuali applicazioni, le tecnologie più avanzate e le nuove indicazioni alla chirurgia robotica.

Tra i partecipanti vi sarà il professor Yoon Woo Koh, esperto di otorinolaringoiatria e clinica per il cancro della tiroide presso lo Yonsei University College of Medicine di Seoul, in Corea. Il professor Koh interverrà come relatore in diverse sessioni e eseguirà una procedura chirurgica robotica presso l’ospedale Michele e Pietro Ferrero di Verduno. Questa procedura sarà trasmessa in diretta nell’Aula Magna della Fondazione Ferrero, alla presenza di specializzandi e giovani specialisti provenienti da tutta Europa.

Attualità

Ponte sullo Stretto: la pietra tombale del progetto è all’interno del progetto stesso

Il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina rivela una serie di ostacoli apparentemente insormontabili. Uno di questi è la necessità di testare la resistenza dei cavi che supporteranno i piloni del ponte, un’operazione cruciale per garantire la sicurezza dell’opera. Tuttavia, il progettista stesso ammette che non esiste attualmente un macchinario adeguato per eseguire tali test su una struttura di così vasta scala.

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Il professore universitario Antonino Risitano ha evidenziato che la realizzazione di un dispositivo adatto richiederebbe dimensioni colossali e anni di progettazione. Inoltre, i dati forniti indicano che tale macchinario dovrebbe essere enormemente complesso, con componenti meccaniche e idrauliche senza precedenti.

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Impossibile testare la resistenza dei cavi portanti

La sfida è ulteriormente complicata dal fatto che i cavi del Ponte sullo Stretto, di dimensioni impressionanti, richiederebbero test di resistenza particolarmente rigorosi. Questo aspetto mette in discussione la fattibilità del progetto stesso, soprattutto considerando che i coefficienti di sicurezza proposti sono inferiori a quelli adottati per strutture simili in tutto il mondo.

La Stretto di Messina S.p.A., l’ente preposto alla costruzione del ponte, non ha ancora fornito chiarimenti su come intenda affrontare questa sfida tecnica. Tuttavia, Risitano suggerisce che potrebbe essere necessario adattare i test utilizzando standard più severi, come quelli impiegati per i cavi delle funivie, al fine di garantire la massima sicurezza.

Senza la macchina per i test, il ponte sullo Stretto non si può fare

L’assenza di una macchina adeguata per eseguire i test mette in dubbio la realizzabilità del Ponte sullo Stretto di Messina. Risitano stima che la creazione di un tale dispositivo richiederebbe anni di lavoro e risorse considerevoli. Inoltre, la mancanza di risposte concrete da parte degli enti preposti solleva interrogativi sulla tempistica del progetto, che già ha subito ritardi significativi.

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In conclusione, mentre il desiderio di realizzare il Ponte sullo Stretto è forte, le sfide tecniche evidenziate dal progetto definitivo sollevano dubbi sulla sua fattibilità. La costruzione di un’opera di tale portata richiederebbe non solo risorse finanziarie considerevoli, ma anche un approccio tecnologico innovativo e un impegno a lungo termine per superare gli ostacoli tecnici.

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Abruzzo

Montesilvano (PE) | Avviati diversi lavori di rigenerazione urbana

A Montesilvano sono attualmente in corso diversi interventi di rigenerazione urbana che coinvolgono varie zone della città. Per garantire lo svolgimento dei lavori e per motivi di sicurezza e viabilità, il Comune ha emanato tre ordinanze che stabiliscono divieti e modifiche alla circolazione stradale.

L’ordinanza numero 213 dispone, dal 8 maggio al 20 giugno dalle ore 7:30 alle 18:00, il divieto di sosta e la chiusura per cantiere di alcune zone della sede stradale di via Inghilterra, via Portogallo e via Rossi. Questo per permettere i lavori di realizzazione di 4 banchine di attracco per fermata filobus (2 in via Inghilterra e 2 in via Portogallo) e 1 terminal-bus in via Rossi. Inoltre, si istituisce il divieto di sosta in determinate zone e si applica un limite di velocità di 20 km/h nell’area del cantiere.

L’ordinanza numero 214, sempre dal 8 maggio al 20 giugno, stabilisce il divieto di sosta e la chiusura al traffico per cantiere di parte del parcheggio di via Francia, al fine di eseguire i lavori di rigenerazione urbana. Si applica anche un limite di velocità di 20 km/h nell’area del cantiere e si realizza un passaggio pedonale di sicurezza.

Infine, l’ordinanza numero 215, dal 8 maggio al 15 settembre, istituisce il divieto di sosta su tutto il perimetro dell’aiuola spartitraffico tra le due corsie di via D’Andrea, via A. Moro e via Lussemburgo. Si realizza anche un passaggio pedonale di sicurezza e si installa altra segnaletica di cantiere.

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Attualità

Roma | Riconoscimento facciale in metro: Garante per la privacy apre istruttoria

Il Garante per la protezione dei dati personali ha inviato una richiesta di informazioni a Roma Capitale riguardante un progetto di videosorveglianza nelle stazioni della metropolitana.

Secondo alcune fonti giornalistiche, in vista del prossimo Giubileo, l’Amministrazione prevede di installare telecamere con tecnologia di riconoscimento facciale, volte a individuare comportamenti inappropriati all’interno dei vagoni e sulle banchine da parte di individui precedentemente coinvolti in atti non conformi.

L’Amministrazione ha a disposizione 15 giorni per rispondere alla richiesta di informazioni del Garante privacy, come dichiarato dall’autorità stessa in una nota ufficiale.

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