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Attualità

Ponte sullo Stretto: la pietra tombale del progetto è all’interno del progetto stesso

Il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina rivela una serie di ostacoli apparentemente insormontabili. Uno di questi è la necessità di testare la resistenza dei cavi che supporteranno i piloni del ponte, un’operazione cruciale per garantire la sicurezza dell’opera. Tuttavia, il progettista stesso ammette che non esiste attualmente un macchinario adeguato per eseguire tali test su una struttura di così vasta scala.

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Il professore universitario Antonino Risitano ha evidenziato che la realizzazione di un dispositivo adatto richiederebbe dimensioni colossali e anni di progettazione. Inoltre, i dati forniti indicano che tale macchinario dovrebbe essere enormemente complesso, con componenti meccaniche e idrauliche senza precedenti.

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Impossibile testare la resistenza dei cavi portanti

La sfida è ulteriormente complicata dal fatto che i cavi del Ponte sullo Stretto, di dimensioni impressionanti, richiederebbero test di resistenza particolarmente rigorosi. Questo aspetto mette in discussione la fattibilità del progetto stesso, soprattutto considerando che i coefficienti di sicurezza proposti sono inferiori a quelli adottati per strutture simili in tutto il mondo.

La Stretto di Messina S.p.A., l’ente preposto alla costruzione del ponte, non ha ancora fornito chiarimenti su come intenda affrontare questa sfida tecnica. Tuttavia, Risitano suggerisce che potrebbe essere necessario adattare i test utilizzando standard più severi, come quelli impiegati per i cavi delle funivie, al fine di garantire la massima sicurezza.

Senza la macchina per i test, il ponte sullo Stretto non si può fare

L’assenza di una macchina adeguata per eseguire i test mette in dubbio la realizzabilità del Ponte sullo Stretto di Messina. Risitano stima che la creazione di un tale dispositivo richiederebbe anni di lavoro e risorse considerevoli. Inoltre, la mancanza di risposte concrete da parte degli enti preposti solleva interrogativi sulla tempistica del progetto, che già ha subito ritardi significativi.

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In conclusione, mentre il desiderio di realizzare il Ponte sullo Stretto è forte, le sfide tecniche evidenziate dal progetto definitivo sollevano dubbi sulla sua fattibilità. La costruzione di un’opera di tale portata richiederebbe non solo risorse finanziarie considerevoli, ma anche un approccio tecnologico innovativo e un impegno a lungo termine per superare gli ostacoli tecnici.

Attualità

Il soccorso alpino della GdF conquista la seconda vetta delle Ande Boliviane: Cima 250

Sulle Ande svetta di nuovo il tricolore.

La spedizione del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, partita l’8 maggio dall’Italia con destinazione Bolivia, ha raggiunto alle 9:10 del 19 maggio (15:10 ora italiana) la seconda cima inesplorata e innominata della Cordillera Real. Sulla vetta, alta 5.756 metri (coordinate 15°52’53.5″S e 68°31′.33.4″W), è stato issato il tricolore consegnato dal Presidente della Repubblica al team gialloverde il 2 maggio scorso.

Solo cinque giorni dopo la conquista della “Cima Fiamme Gialle” (5.310 metri), la vetta raggiunta ieri – dopo una difficilissima salita di sei ore dal campo base, tra rocce e ghiaccio – è stata battezzata “Cima 250” per celebrare i 250 anni di storia del Corpo, come anche la prima vetta.

L’ascesa è avvenuta tramite due vie alpinistiche: la “Via dei Finanzieri” (difficoltà massima 5c, scala francese) e la “Via dell’Onore ai Caduti” (difficoltà massima M4, scala mixed).

La missione, proposta da Padre Antonio Zavatarelli, missionario in Bolivia, è stata avviata in occasione del 250° anniversario di fondazione del Corpo, con l’obiettivo di addestrare i ragazzi del corso “turismo di montagna” di Peñas, una località a 4.000 metri di altezza, a circa un’ora da La Paz, al soccorso in alta quota.

La spedizione è composta dall’Ufficiale Istruttore, Tenente Colonnello Alessandro Alberioli, e dagli Istruttori del S.A.G.F., Brigadiere Marco Brunet, Appuntato scelto Q.S. Riccardo Scarian, Appuntato scelto Q.S. Walter Tomas e Appuntato scelto Q.S. Marco Canteri.

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Attualità

Sanità | Guardie mediche sul litorale e in montagna per assistenza turisti

La Regione Molise ha autorizzato l’Azienda Sanitaria Regionale (Asrem) ad istituire cinque postazioni sanitarie lungo il litorale durante i mesi di luglio e agosto, al fine di garantire assistenza ai turisti.

Una di queste postazioni sarà attiva a Termoli, Petacciato e Marina di Montenero di Bisaccia, mentre due saranno disponibili a Campomarino, sia al lido che in paese. Un’altra postazione sarà operativa a Campitello Matese, frazione di San Massimo (Campobasso).

Nella determinazione del direttore generale per la Salute, Lolita Gallo, sono state anche stabilite le tariffe per le prestazioni rivolte ai cittadini non residenti in Molise: 20 euro per la visita ambulatoriale e 35 euro per la visita domiciliare.

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Attualità

Sanità | Contratti con privati per ridurre tempi liste d’attesa


Il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Regionale del Molise, Giovanni Di Santo, ha avviato l’iter per la stipula dei contratti aggiuntivi in proroga fino al 31 dicembre 2024, con le strutture sanitarie già accreditate presso la Regione Molise e altre strutture accreditate, anche se non ancora contrattualizzate.

Questa decisione è stata presa prendendo atto dei contenuti del Decreto del Commissario ad Acta per la Sanità del 26 aprile scorso. L’obiettivo principale di questo provvedimento è ridurre i tempi di attesa per le prestazioni sanitarie.

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