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Cronaca

Catania | Si offre di sistemare l’auto ad un anziana e la truffa: denunciato 32enne

Un individuo di 32 anni è stato segnalato dalla polizia del commissariato “Borgo Ognina” per il reato di truffa aggravata ai danni di una anziana donna di 78 anni. Sfruttando la fragilità della anziana, è riuscito a estorcere rapidamente da lei la somma di 6000 euro, svuotando così i suoi risparmi accumulati con fatica.

Le indagini sono partite dopo la denuncia presentata dalla vittima presso il commissariato “Borgo Ognina”. La donna ha raccontato di essere stata coinvolta in un incidente stradale pochi giorni prima in via Wrzì, a Picanello, e di aver accettato l’offerta di un individuo, privo di regolare patente di guida, che le aveva promesso di riparare l’auto a un costo conveniente tramite un carrozziere di sua conoscenza.

Tuttavia, il truffatore ha continuato a richiedere denaro alla donna, affermando che il danno all’auto fosse più grave di quanto inizialmente previsto. Usando un telefono di sua proprietà, ha contattato la donna fingendo di essere il proprietario della carrozzeria e poi il meccanico, ingannandola così a consegnargli altri 2000 euro per la presunta riparazione.

Non contento, ha poi persuaso l’anziana a cedergli ulteriori 700 euro per avviare una pratica di rimborso presso l’Agenzia delle Entrate e ha addirittura appropriato del suo bancomat per effettuare prelievi. Quando la donna si è resa conto delle truffe subite, ha raccontato tutto al figlio, il quale ha cercato di recuperare almeno l’auto. Tuttavia, il truffatore ha chiesto altri 200 euro per restituirla.

La polizia, venuta a conoscenza della situazione, ha organizzato un appuntamento per la restituzione dell’auto e una volta che l’ha recuperata, ha accompagnato il truffatore negli uffici del commissariato e ha proceduto alla sua segnalazione. Attualmente l’uomo è accusato di truffa aggravata ed è stato posto agli arresti.

Cronaca

Palermo | Baby gang aggredisce violentemente 4 ragazzi: Racconto Shock di una delle madri

La scorsa notte, poco dopo le 3, quattro giovani tra i 17 e i 27 anni sono stati vittime di un brutale pestaggio nel tratto di strada tra piazza XIII Vittime e via Cavour a Palermo. Senza alcun motivo apparente, una baby gang ha preso di mira il gruppo, culminando in un violento attacco.

Il più anziano del gruppo, un ragazzo di 27 anni, ha subito le conseguenze peggiori. Intervenuto per difendere il fratello minore di 17 anni, è stato sbattuto a terra e preso a calci e pugni dal branco. Ha riportato un trauma cranico e contusioni multiple alle costole, alla mandibola e al ginocchio. Trasportato d’urgenza all’ospedale Buccheri La Ferla, fortunatamente le TAC hanno escluso fratture. Il fratello minore, sebbene scosso, ha riportato solo graffi al collo e ora si trova a casa ancora sotto choc. Anche uno degli amici del gruppo è stato spintonato e colpito con calci.

Alcuni residenti hanno ripreso con i loro telefoni alcune fasi del pestaggio. La polizia è intervenuta rapidamente sul posto e i genitori dei ragazzi hanno sporto denuncia alla questura. “I miei figli stavano tornando alla macchina per rientrare a casa insieme ad altri due amici”, racconta in lacrime la madre del ragazzo ferito più gravemente. “L’aggressione è avvenuta davanti alla prefettura, un luogo pieno di telecamere. Nessuno è intervenuto mentre mio figlio gridava e veniva pestato. Non sono stati derubati, è stata pura violenza gratuita. È inaccettabile.”

La polizia pensa che i responsabili potrebbero far parte di una baby gang del Borgo Vecchio. Le indagini sono ora nelle mani della Squadra Mobile di Palermo, che sta esaminando le registrazioni delle telecamere di sorveglianza e raccogliendo testimonianze per identificare gli aggressori e assicurare giustizia alle vittime di questa assurda e feroce violenza.

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Cronaca

Catania | A Librino arrestato minorenne: in casa marijuana, hashish e una pistola

Gli agenti della sezione criminalità diffusa della Questura di Catania hanno effettuato una perquisizione domiciliare presso l’abitazione di un minorenne residente a Librino, nell’ambito delle attività antidroga di routine. All’interno dell’appartamento sono stati scoperti 240 grammi complessivi di marijuana e hashish, parzialmente suddivisi in dosi, insieme a materiale per il confezionamento e la pesatura degli involucri destinati alla vendita da parte del giovane spacciatore. Durante la ricerca, è stata rinvenuta e sequestrata una pistola clandestina, illegalmente detenuta dal minorenne, insieme a 34 cartucce calibro 12 e 2 cartucce calibro 16. Dopo le procedure legali necessarie, il giovane è stato arrestato con l’accusa di spaccio di stupefacenti e trasferito presso l’Istituto Penale Minorile di via Franchetti, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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Calabria

Vibo Marina | Nonostante il divieto di avvicinamento aggredisce ex moglie e suocera: ai domiciliari 

La scorsa settimana, i Carabinieri della Stazione di Vibo Marina sono intervenuti prontamente in un caso di violazione delle misure cautelari da parte di un individuo soggetto al divieto di avvicinamento alle vittime. Nonostante il divieto in vigore, stabilito rapidamente grazie alle linee guida della Procura, il sospettato si è recato presso l’abitazione familiare, facendosi aprire la porta dalla figlia. Una volta all’interno, ha aggresso fisicamente la suocera e la moglie, causando loro lesioni valutate guaribili in un mese.

L’intervento dei Carabinieri è stato immediato: la pattuglia è intervenuta sul posto, procedendo all’arresto del sospettato per violazione della misura cautelare. L’uomo è stato rintracciato poco distante dall’abitazione dove si è verificata l’aggressione. L’arresto è stato convalidato e sono stati disposti gli arresti domiciliari.

Il Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia ha elogiato l’operato tempestivo dei Carabinieri della Stazione di Vibo Marina, sottolineando l’importanza di assicurare alla giustizia individui pericolosi e garantire la sicurezza delle vittime. Questo episodio evidenzia l’impegno costante del Comando Provinciale e della Questura nella tutela dei cittadini e nella prevenzione e contrasto dei reati, specialmente quelli legati alla violenza di genere, in stretta collaborazione con la Procura di Vibo.

Durante le conferenze tenute alle forze dell’ordine, il Procuratore ha illustrato gli strumenti e le misure di protezione disponibili per le vittime, assicurando la massima serietà e riservatezza nel trattare ogni denuncia grazie al supporto di personale altamente specializzato. Ha ribadito l’impegno della Procura nel garantire un sistema di supporto solido ed efficiente per chiunque si trovi in situazioni di pericolo.

Infine, il procuratore Falvo ha sottolineato l’importanza della denuncia e della collaborazione con le forze dell’ordine per contrastare la violenza di genere, soprattutto all’interno delle mura domestiche. “Solo unendo le forze possiamo sperare di debellare questo grave problema sociale”.

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