Cronaca
Palermo | Scovata Fabbrica del Crack, trovati bruciatori, pentole e una pistola: un arresto
All’interno di un magazzino nella zona della Zisa, la polizia ha scoperto un laboratorio per la produzione di droga. Il locale era attrezzato con tutti gli strumenti necessari per la preparazione del crack, tra cui pentole, bruciatori, mestoli, bilancini di precisione e sacchetti di plastica. Oltre a ciò, sono stati trovati un chilo e mezzo di stupefacenti di vario tipo e una pistola calibro 7,65 senza matricola, completa di caricatore e sei colpi.
Gli agenti del commissariato Zisa-Borgo Nuovo sono stati attirati dalla porta aperta del magazzino, che sembrava abbandonato. Lì hanno scoperto un vero e proprio laboratorio per il confezionamento della droga. Le indagini suggeriscono che il laboratorio fosse ancora in uso poco prima dell’intervento della polizia.
L’arma trovata nel laboratorio è stata sequestrata per gli accertamenti balistici, che mirano a stabilire la sua provenienza e se sia stata utilizzata in precedenza. Le indagini sono in corso per identificare chi stesse operando nel laboratorio prima dell’arrivo della polizia.
In un altro episodio nella stessa area, la polizia ha arrestato un uomo di 46 anni, con le iniziali M.V., trovato in possesso di una grande quantità di droga. L’uomo è stato fermato mentre guidava un’auto e durante la perquisizione sono stati trovati 60 grammi di hashish e 1.075 euro in contanti sotto il sedile posteriore. Successivamente, nella sua abitazione, sono stati rinvenuti ulteriori 12 grammi di cocaina, 65 grammi di hashish e 4 grammi di marijuana.
Cronaca
Casteldaccia (PA) | Strage sul lavoro, parla il superstite
“Sono stato in servizio fino alle 10 nella vasca e tutto procedeva senza intoppi. Mio cugino Giuseppe Miraglia (una delle vittime della strage di Casteldaccia) mi ha sostituito. Poi è accaduto qualcosa d’improvviso”.
Giovanni D’Aleo, 44 anni, operaio che è riuscito a sfuggire all’incidente sul lavoro che ha causato la morte di 5 operai, ha raccontato ad uno dei soccorritori nei momenti agitati della tragedia avvenuta ieri. Durante la mattinata, nel cantiere dove si stava svolgendo la manutenzione della rete fognaria, tutto sembrava procedere senza intoppi. Gli operai avevano iniziato il loro turno alle 8 e dopo due ore avevano fatto il cambio. D’Aleo si era preparato a prendere una pausa dopo aver passato ore nella zona della vasca dell’impianto. Resta da capire cosa sia successo dopo. “Ho capito immediatamente che era successo qualcosa di grave e ho dato l’allarme,” ha aggiunto l’operaio, visibilmente commosso.
Calabria
Isola Capo Rizzuto (KR) | Arrestato 19enne trovato con droga in auto
Durante un’operazione volta a contrastare lo spaccio di droga nel territorio del Comune di Isola di Capo Rizzuto, gli agenti della Squadra Mobile hanno arrestato un 19enne proveniente da Crotone, trovato in possesso di 160 grammi di cocaina.
Durante il servizio, vicino all’ingresso del centro abitato, gli agenti hanno notato un veicolo con comportamenti sospetti che ha cercato di fuggire aumentando la velocità alla loro vista.
Dopo un breve inseguimento, il veicolo è stato fermato e il conducente, un giovane di 19 anni con precedenti legati agli stupefacenti, è stato identificato. Una perquisizione dell’auto ha portato al rinvenimento di tre pacchetti contenenti una polvere bianca, successivamente identificata come cocaina dalle analisi del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica.
La droga è stata sequestrata e il giovane è stato arrestato e messo a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone.
Calabria
Montalto Uffugo (CS) | Comune si rifiuta di dare le ceneri alla famiglia di un 60enne
Da 11 mesi il cuore di Carlo Ponissi, un rispettato 60enne di Montalto, ha smesso di battere. La sua ultima volontà era chiara: “Voglio essere cremato e voglio che le mie ceneri restino in casa con voi”. Tuttavia, al momento, le ceneri di Ponissi rimangono ancora nel cimitero di Montalto.
Il figlio Francesco, devastato dal dolore per la perdita del padre e frustrato dalla situazione, definisce questa mancata esecuzione della volontà del defunto come “un’ingiustizia”. Ha intrapreso azioni legali, facendo riferimento al regolamento regionale che regola il processo di cremazione. Secondo l’articolo 16 di tale regolamento, l’urna cineraria dovrebbe essere consegnata al coniuge, al convivente o a un familiare, che avrebbero il diritto di trasferirla in un luogo sicuro.
Il sindaco, Pietro Caracciolo, ha spiegato che oltre al regolamento regionale, sono necessari un regolamento comunale e un registro specifico, dei quali al momento il Comune di Montalto Uffugo non dispone. Tuttavia, il Consiglio comunale sta lavorando per redigere tali documenti.
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