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Cronaca

Casteldaccia (PA) | Strage sul lavoro, 5 morti per intossicazione, il sesto è grave in ospedale


A Casteldaccia, provincia di Palermo, cinque operai hanno perso la vita in un grave incidente sul lavoro.

Un sesto operaio è stato trasportato d’urgenza al Policlinico di Palermo, dove è stato intubato. Secondo una prima ricostruzione, i sei operai facevano parte di una ditta privata incaricata di lavori fognari per conto dell’Amap, la società responsabile della gestione delle condotte idriche e fognarie a Palermo.

I sette operai stavano effettuando lavori di manutenzione su un impianto di sollevamento delle acque fognarie per conto dell’Amap. Durante il lavoro, alcuni di loro hanno iniziato a manifestare sintomi di malessere, probabilmente a causa di un’intossicazione da idrogeno solforato, che provoca irritazioni alle vie respiratorie e può causare soffocamento. Uno dei lavoratori è riuscito a uscire dall’impianto e a lanciare l’allarme, ma gli altri sei sono rimasti intrappolati e hanno perso conoscenza a causa delle esalazioni tossiche.

I soccorsi sono stati immediati grazie all’intervento dei vigili del fuoco e del personale sanitario del 118, che hanno tentato di rianimare gli operai sul posto. Purtroppo, per cinque di loro non c’è stato nulla da fare; il sesto è stato trasportato d’urgenza al Policlinico dopo essere stato intubato.

Cronaca

Catania | A Librino arrestato minorenne: in casa marijuana, hashish e una pistola

Gli agenti della sezione criminalità diffusa della Questura di Catania hanno effettuato una perquisizione domiciliare presso l’abitazione di un minorenne residente a Librino, nell’ambito delle attività antidroga di routine. All’interno dell’appartamento sono stati scoperti 240 grammi complessivi di marijuana e hashish, parzialmente suddivisi in dosi, insieme a materiale per il confezionamento e la pesatura degli involucri destinati alla vendita da parte del giovane spacciatore. Durante la ricerca, è stata rinvenuta e sequestrata una pistola clandestina, illegalmente detenuta dal minorenne, insieme a 34 cartucce calibro 12 e 2 cartucce calibro 16. Dopo le procedure legali necessarie, il giovane è stato arrestato con l’accusa di spaccio di stupefacenti e trasferito presso l’Istituto Penale Minorile di via Franchetti, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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Calabria

Vibo Marina | Nonostante il divieto di avvicinamento aggredisce ex moglie e suocera: ai domiciliari 

La scorsa settimana, i Carabinieri della Stazione di Vibo Marina sono intervenuti prontamente in un caso di violazione delle misure cautelari da parte di un individuo soggetto al divieto di avvicinamento alle vittime. Nonostante il divieto in vigore, stabilito rapidamente grazie alle linee guida della Procura, il sospettato si è recato presso l’abitazione familiare, facendosi aprire la porta dalla figlia. Una volta all’interno, ha aggresso fisicamente la suocera e la moglie, causando loro lesioni valutate guaribili in un mese.

L’intervento dei Carabinieri è stato immediato: la pattuglia è intervenuta sul posto, procedendo all’arresto del sospettato per violazione della misura cautelare. L’uomo è stato rintracciato poco distante dall’abitazione dove si è verificata l’aggressione. L’arresto è stato convalidato e sono stati disposti gli arresti domiciliari.

Il Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia ha elogiato l’operato tempestivo dei Carabinieri della Stazione di Vibo Marina, sottolineando l’importanza di assicurare alla giustizia individui pericolosi e garantire la sicurezza delle vittime. Questo episodio evidenzia l’impegno costante del Comando Provinciale e della Questura nella tutela dei cittadini e nella prevenzione e contrasto dei reati, specialmente quelli legati alla violenza di genere, in stretta collaborazione con la Procura di Vibo.

Durante le conferenze tenute alle forze dell’ordine, il Procuratore ha illustrato gli strumenti e le misure di protezione disponibili per le vittime, assicurando la massima serietà e riservatezza nel trattare ogni denuncia grazie al supporto di personale altamente specializzato. Ha ribadito l’impegno della Procura nel garantire un sistema di supporto solido ed efficiente per chiunque si trovi in situazioni di pericolo.

Infine, il procuratore Falvo ha sottolineato l’importanza della denuncia e della collaborazione con le forze dell’ordine per contrastare la violenza di genere, soprattutto all’interno delle mura domestiche. “Solo unendo le forze possiamo sperare di debellare questo grave problema sociale”.

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Cronaca

Acireale | Pregiudicato minaccia di morte il suo avvocato, arrestato

Gli agenti della squadra investigativa del commissariato di Acireale hanno eseguito un provvedimento di aggravamento della misura cautelare, emesso dalla terza sezione penale della Corte d’Appello di Catania, nei confronti di un 40enne pregiudicato di Acireale, che è stato arrestato. L’uomo era stato precedentemente arrestato in flagranza di reato dagli agenti del commissariato, poiché trovato in possesso di due armi da fuoco clandestine. Con una sentenza emessa dal gup del tribunale di Catania il 9 febbraio scorso, era stato condannato in primo grado, con rito abbreviato, alla pena di 3 anni e 4 mesi di reclusione e a una multa di 3.200 euro. Attualmente, si trovava agli arresti domiciliari.

La Procura generale presso la Corte d’Appello di Catania ha chiesto e ottenuto l’aggravamento della misura cautelare, applicando la custodia cautelare in carcere. Questa decisione è stata presa in seguito alle indagini degli agenti di Acireale, poiché il 40enne, ritenendo di non essere stato correttamente assistito dal proprio avvocato in una causa civile contro l’ex moglie, aveva insultato e minacciato di morte il legale, nonostante fosse agli arresti domiciliari. Aveva dichiarato che sarebbe uscito per procurarsi una pistola e sparargli. Considerando i suoi precedenti e la concreta possibilità che la minaccia potesse essere attuata, è stata disposta la custodia nel carcere di Piazza Lanza.

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