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Calabria

Cosenza | Infermiere dell’ospedale trovato morto in corsia: esposto dei familiari

Un dipendente dell’ospedale di Cosenza è stato ritrovato senza vita in un corridoio del Pronto Soccorso. Mario Tarasi, di 53 anni, prestava servizio nel reparto di Chirurgia Vascolare dell’Annunziata. Gli interventi di soccorso sono stati immediati. La famiglia ha presentato un esposto ai Carabinieri per chiarire le circostanze della sua morte e ha richiesto l’esecuzione dell’autopsia. La Procura di Cosenza si sta occupando del caso. Medici, infermieri e operatori sanitari sono ancora sotto shock per quanto accaduto. Sui social media, è stata espressa incredulità per la prematura perdita dell’infermiere. “Mario, che brutta sorpresa! Riposa in pace, grande amico e collega!” si legge in uno dei messaggi, mentre un altro dice: “Sembra incredibile che sia finita così. Che Dio ti accolga tra le Sue braccia, caro collega. Eravi un professionista di alto livello, sempre pronto ad aiutare”. Ancora un altro commento riflette: “Non riesco a credere. La tua arguzia, uno dei miei migliori allievi diventato poi un eccellente collega. Sei stato un orgoglio per me”.

Calabria

Cardeto (RC) | Picchiato nel tentativo di difendere suocero, incendiata la sua auto

Ieri nel tardo pomeriggio, a Cardeto, in provincia di Reggio Calabria, un uomo sessantenne e alcuni suoi familiari sono stati aggrediti sotto casa da un gruppo di individui, seguito dall’incendio dell’auto del genero. L’episodio è avvenuto dopo una discussione precedente.

Uno dei soggetti, armato di un bastone di legno, ha minacciato il figlio e il genero del sessantenne, che ha subito lesioni multiple nel tentativo di difendere i propri familiari. Successivamente, l’auto del genero è stata incendiata mentre la famiglia si trovava in casa. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per spegnere l’incendio e i sanitari del 118 per prestare soccorso.

Le indagini sono condotte dai carabinieri della stazione di Cardeto e dal Comando provinciale, che stanno cercando di determinare il movente dell’aggressione. La Procura della Repubblica di Reggio Calabria è stata informata dell’incidente e sta collaborando con gli investigatori. Si sospetta che l’episodio possa essere collegato a una competizione sportiva tenutasi il giorno stesso a Cardeto, ma altre ipotesi non sono escluse.

Alcuni presunti aggressori sono stati individuati e potrebbero essere convocati per ulteriori accertamenti. I carabinieri stanno anche cercando di stabilire se chi ha aggredito il sessantenne sia coinvolto nell’incendio dell’auto.

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Calabria

Corigliano Rossano | In disaccordo sul voto del prof, 14enne lo colpisce a calci e pugni

Questa mattina si è verificato un grave episodio presso l’Istituto Itas Itc di Rossano, dove un ragazzo della terza classe ha reagito violentemente al voto ricevuto dal professore durante la lezione, aggredendolo al termine delle lezioni. Il docente ha riportato diverse lesioni e presentava tracce di sangue sul volto quando è stato soccorso dal personale della scuola.

L’istituto ha immediatamente attivato tutte le procedure necessarie sotto la supervisione della dirigente Anna Maria Di Cianni, fornendo tempestivamente assistenza al docente ferito e richiedendo l’intervento dell’ambulanza e dei carabinieri del Reparto territoriale di Corigliano Rossano.

La dirigente ha dichiarato che l’istituto non esiterà ad avviare tutte le procedure previste dalla legge in caso di aggressione ai docenti, come già fatto in questa circostanza.

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Petilia Policastro (KR) | Viola divieto di avvicinamento alla madre, domiciliari per il 41enne


Sottoposto al divieto di avvicinamento alla madre a causa delle accuse di maltrattamenti in famiglia, un uomo di 41 anni ha ripetutamente infranto tale obbligo.

Di conseguenza, i carabinieri della Stazione di Petilia Policastro hanno eseguito un’ordinanza del gip, emessa su richiesta della Procura, procedendo con l’arresto e il domiciliari, mediante l’uso di un braccialetto elettronico, nei confronti del soggetto.

Quest’uomo era stato precedentemente soggetto a un divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico alla madre anziana nel mese di marzo, ma nel corso dei mesi successivi ha violato più volte tale provvedimento. Questo ha portato la Procura a richiedere e il gip ad accogliere un’ulteriore restrizione della misura, al fine di garantire una maggiore protezione alla donna.

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