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Cronaca

Catania | Si offre di sistemare l’auto ad un anziana e la truffa: denunciato 32enne

Un individuo di 32 anni è stato segnalato dalla polizia del commissariato “Borgo Ognina” per il reato di truffa aggravata ai danni di una anziana donna di 78 anni. Sfruttando la fragilità della anziana, è riuscito a estorcere rapidamente da lei la somma di 6000 euro, svuotando così i suoi risparmi accumulati con fatica.

Le indagini sono partite dopo la denuncia presentata dalla vittima presso il commissariato “Borgo Ognina”. La donna ha raccontato di essere stata coinvolta in un incidente stradale pochi giorni prima in via Wrzì, a Picanello, e di aver accettato l’offerta di un individuo, privo di regolare patente di guida, che le aveva promesso di riparare l’auto a un costo conveniente tramite un carrozziere di sua conoscenza.

Tuttavia, il truffatore ha continuato a richiedere denaro alla donna, affermando che il danno all’auto fosse più grave di quanto inizialmente previsto. Usando un telefono di sua proprietà, ha contattato la donna fingendo di essere il proprietario della carrozzeria e poi il meccanico, ingannandola così a consegnargli altri 2000 euro per la presunta riparazione.

Non contento, ha poi persuaso l’anziana a cedergli ulteriori 700 euro per avviare una pratica di rimborso presso l’Agenzia delle Entrate e ha addirittura appropriato del suo bancomat per effettuare prelievi. Quando la donna si è resa conto delle truffe subite, ha raccontato tutto al figlio, il quale ha cercato di recuperare almeno l’auto. Tuttavia, il truffatore ha chiesto altri 200 euro per restituirla.

La polizia, venuta a conoscenza della situazione, ha organizzato un appuntamento per la restituzione dell’auto e una volta che l’ha recuperata, ha accompagnato il truffatore negli uffici del commissariato e ha proceduto alla sua segnalazione. Attualmente l’uomo è accusato di truffa aggravata ed è stato posto agli arresti.

Cronaca

Casteldaccia (PA) | Strage sul lavoro, parla il superstite

“Sono stato in servizio fino alle 10 nella vasca e tutto procedeva senza intoppi. Mio cugino Giuseppe Miraglia (una delle vittime della strage di Casteldaccia) mi ha sostituito. Poi è accaduto qualcosa d’improvviso”.

Giovanni D’Aleo, 44 anni, operaio che è riuscito a sfuggire all’incidente sul lavoro che ha causato la morte di 5 operai, ha raccontato ad uno dei soccorritori nei momenti agitati della tragedia avvenuta ieri. Durante la mattinata, nel cantiere dove si stava svolgendo la manutenzione della rete fognaria, tutto sembrava procedere senza intoppi. Gli operai avevano iniziato il loro turno alle 8 e dopo due ore avevano fatto il cambio. D’Aleo si era preparato a prendere una pausa dopo aver passato ore nella zona della vasca dell’impianto. Resta da capire cosa sia successo dopo. “Ho capito immediatamente che era successo qualcosa di grave e ho dato l’allarme,” ha aggiunto l’operaio, visibilmente commosso.

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Calabria

Isola Capo Rizzuto (KR) | Arrestato 19enne trovato con droga in auto


Durante un’operazione volta a contrastare lo spaccio di droga nel territorio del Comune di Isola di Capo Rizzuto, gli agenti della Squadra Mobile hanno arrestato un 19enne proveniente da Crotone, trovato in possesso di 160 grammi di cocaina.

Durante il servizio, vicino all’ingresso del centro abitato, gli agenti hanno notato un veicolo con comportamenti sospetti che ha cercato di fuggire aumentando la velocità alla loro vista.

Dopo un breve inseguimento, il veicolo è stato fermato e il conducente, un giovane di 19 anni con precedenti legati agli stupefacenti, è stato identificato. Una perquisizione dell’auto ha portato al rinvenimento di tre pacchetti contenenti una polvere bianca, successivamente identificata come cocaina dalle analisi del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica.

La droga è stata sequestrata e il giovane è stato arrestato e messo a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone.

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Calabria

Montalto Uffugo (CS) | Comune si rifiuta di dare le ceneri alla famiglia di un 60enne


Da 11 mesi il cuore di Carlo Ponissi, un rispettato 60enne di Montalto, ha smesso di battere. La sua ultima volontà era chiara: “Voglio essere cremato e voglio che le mie ceneri restino in casa con voi”. Tuttavia, al momento, le ceneri di Ponissi rimangono ancora nel cimitero di Montalto.

Il figlio Francesco, devastato dal dolore per la perdita del padre e frustrato dalla situazione, definisce questa mancata esecuzione della volontà del defunto come “un’ingiustizia”. Ha intrapreso azioni legali, facendo riferimento al regolamento regionale che regola il processo di cremazione. Secondo l’articolo 16 di tale regolamento, l’urna cineraria dovrebbe essere consegnata al coniuge, al convivente o a un familiare, che avrebbero il diritto di trasferirla in un luogo sicuro.

Il sindaco, Pietro Caracciolo, ha spiegato che oltre al regolamento regionale, sono necessari un regolamento comunale e un registro specifico, dei quali al momento il Comune di Montalto Uffugo non dispone. Tuttavia, il Consiglio comunale sta lavorando per redigere tali documenti.

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