Durante la seduta del consiglio regionale della Calabria, il presidente e commissario della Regione, Roberto Occhiuto, ha fornito un resoconto sulla situazione sanitaria. Si è concentrato principalmente sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, sottolineando che circa un anno fa la Regione ha richiesto il supporto dei ministeri della Salute e dell’Economia per questo processo, ma l’approvazione è giunta solo nelle scorse settimane. Occhiuto ha evidenziato che l’obiettivo non è la cancellazione dell’offerta sanitaria, bensì la riduzione di alcuni primariati, una questione più dibattuta dagli operatori sanitari che dai cittadini. Ha sottolineato l’importanza di rispettare i vincoli legislativi, ma ha anche insistito sulla necessità di considerare le specificità della Calabria.

In merito alle polemiche sulla rimodulazione della rete ospedaliera, Occhiuto ha ammesso la presenza di problemi e ha lavorato per migliorare il provvedimento. Ha dichiarato di aver sollecitato il ministero della Salute affinché si tenga conto delle specificità calabresi nel rispetto dei vincoli normativi. Ha ribadito l’impegno della Regione nel ridurre gradualmente il numero delle strutture ospedaliere complesse nel corso di cinque anni.

Occhiuto ha evidenziato alcune azioni intraprese, tra cui il rilancio dei nuovi ospedali nella zona della Sibaritide e a Vibo Valentia e Piana di Gioia Tauro. Ha sottolineato le sue iniziative volte a rappresentare gli interessi della Calabria, anche contro il governo della sua stessa parte politica, come nel caso della rimodulazione del Piano complementare. Ha sottolineato la necessità di maggiore onestà intellettuale nell’opposizione e ha firmato un nuovo decreto per modificare il decreto precedente relativo alla rete ospedaliera, impegnandosi a ridurre le unità operative in misura inferiore rispetto alle previsioni del decreto ministeriale.

Infine, Occhiuto ha invitato a un dibattito costruttivo sullo stato della sanità in Consiglio regionale, esortando a valutare non solo quanto è stato fatto nei suoi due anni di mandato, ma anche negli anni precedenti. Ha evidenziato alcuni successi, come l’assunzione di nuovi operatori sanitari e l’approvazione dei bilanci delle aziende sanitarie, sottolineando la necessità di considerare i fatti anziché le mere dichiarazioni.