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Calabria

Catanzaro | Caso Davide Ferrerio: chiesta riapertura istruttoria per autore


Il processo d’appello di Nicolò Passalacqua, il 22enne di Colleferro (Roma) condannato in primo grado a 20 anni e 4 mesi per il tentato omicidio di Davide Ferrerio, è stato rinviato al 28 febbraio. Questo dopo la richiesta della difesa di riaprire l’istruttoria dibattimentale. Ferrerio, il 22enne di Bologna, è stato aggredito l’11 agosto 2022 a Crotone e si trova attualmente ricoverato in coma irreversibile a Bologna.

Passalacqua, arrestato poco dopo l’aggressione, è stato condannato il 21 aprile 2023 dal gup di Crotone. La motivazione dell’aggressione è legata a uno scambio di persona: Passalacqua aveva colpito Ferrerio pensando fosse l’uomo che stava molestando su social media la ragazza per cui aveva una predilezione.

Oggi, davanti alla Corte d’appello di Catanzaro, l’avvocato Salvatore Iannone, difensore di Passalacqua, ha presentato due istanze. La prima è stata accolta ed è relativa all’esclusione dal processo delle parti civili di Comune e Provincia di Crotone e Comune di Bologna. La seconda richiesta riguarda l’acquisizione di una consulenza medica sullo stato di salute di Davide, richiesta dal Tribunale di Crotone e redatta dal professor Francesco Introna, docente di medicina legale presso l’Università di Bari.

Questa consulenza, che non è stata parte del processo di primo grado, indica che Passalacqua non ha colpito Ferrerio alle spalle come affermato in precedenza, ma ha inflitto un pugno che ha causato la caduta e la successiva lesione alla testa di Ferrerio sull’asfalto. La consulenza sostiene anche che il giovane soffriva di una patologia ossea, contribuendo al trauma che lo ha portato al coma.

Gli avvocati della famiglia Ferrerio, Fabrizio Gallo e Gabriele Bordoni, hanno contestato questa richiesta, sostenendo che la ricostruzione del medico legale sui filmati è errata, poiché egli non è un perito informatico. Hanno inoltre argomentato che Passalacqua, avendo scelto il rito abbreviato e non avendo richiesto una perizia informatica durante il processo di primo grado, non può chiederla ora in appello. La Corte renderà nota la sua decisione il 28 febbraio.

Calabria

Maida (CZ) | Arrestato 22enne per droga e detenzione di arma in casa

Arrestato per droga, spaccio e detenzione di arma clandestina. I carabinieri della Stazione di Maida, coadiuvati dal Nucleo Cinofili di Vibo Valentia, hanno colto in flagranza un 22enne incensurato residente nella frazione Vena di Maida durante un servizio di controllo.

I militari hanno notato un continuo e anomalo via vai di giovani a tutte le ore del giorno dall’abitazione del giovane, suscitando sospetti. A seguito di accurati controlli personali e domiciliari, il 22enne è stato trovato in possesso di 1.125 grammi di marijuana, parte dei quali suddivisi in dosi, quasi un grammo di hashish, tre spinelli, vario materiale da confezionamento e due bilancini di precisione perfettamente funzionanti.

Inoltre, è stata rinvenuta una pistola calibro 7,65 marca “Walther” con matricola abrasa e sette munizioni. Dopo gli adempimenti di rito, il giovane è stato trasferito nel carcere di Catanzaro Siano.

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Attualità

Roccella Jonica (RC) | Sbarcati 170 migranti nelle ultime 24 ore

Ieri sera sono arrivati nel porto di Roccella Jonica altri 48 migranti di nazionalità iraniana,
irachena ed egiziana, soccorsi dalla Guardia Costiera al largo della costa della Locride. Tra
loro ci sono anche cinque minorenni e tre donne.

Nel pomeriggio, un altro gruppo di migranti di nazionalità pakistana – composto da 85 uomini e due donne – è sbarcato. Questo gruppo era a bordo di una barca a vela a circa 85 miglia a sud-est della cittadina ionica.

La notte precedente, altri 35 migranti di nazionalità bengalese erano stati fatti sbarcare nel porto della Locride, dopo essere stati individuati e soccorsi dalla Guardia Costiera a circa venti miglia a sud di Capo Spartivento. Entrambi i gruppi sono stati temporaneamente ospitati
nella tensostruttura allestita nell’area portuale in attesa dei controlli sanitari e amministrativi.

Nelle ultime 24 ore, a Roccella Jonica sono sbarcati complessivamente 170 migranti.

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Calabria

San Gregorio d’Ippona (VV) | Sequestrato fucile a canne mozze sotterrato in un terreno

Era sospettato di possedere armi su un terreno a lui riconducibile. Pertanto, la Squadra
Mobile di Vibo Valentia ha effettuato una perquisizione personale e locale dell’uomo e
del suo podere. Gli investigatori, con il supporto dell’Unità Cinofila dell’U.P.G. e S.P.
della Questura, si sono recati al casolare di San Gregorio d’Ippona, utilizzato per
l’allevamento domestico di animali e il ricovero di attrezzi da lavoro.

Dopo aver perquisito tutti i locali del sito, gli agenti hanno iniziato a controllare
il terreno, che in alcuni punti presentava segni di discontinuità. Hanno quindi proceduto
con escavazioni sia manualmente che con l’ausilio dei Vigili del Fuoco del Comando
Provinciale di Vibo Valentia.

A circa un metro di profondità è stato rinvenuto un involucro metallico simile a una canna
fumaria, abilmente sigillato, al cui interno era nascosto un fucile a canne mozze e varie
cartucce dello stesso calibro. L’alterazione dell’arma attraverso l’accorciamento delle canne
è una pratica comunemente utilizzata per rendere l’arma più facile da nascondere o da maneggiare.

Sulla base delle evidenze raccolte durante l’attività di polizia giudiziaria, condotta sotto
il coordinamento della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, l’uomo è stato arrestato in
flagranza di reato. Dopo la convalida dell’arresto, è stato sottoposto alla misura cautelare
dell’obbligo di dimora con permanenza domiciliare dalle 21.00 alle 6.00, e all’obbligo di
presentazione quotidiana all’Ufficio di Polizia Giudiziaria competente per territorio.

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