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Cronaca

Guardia di Finanza Torino blocca prestanome cinese: 9,2 M€ sequestrati nell’operazione Big Fish

di Antonio Chiera | Torino, Piemonte – La Guardia di Finanza sequestra beni per oltre 9 milioni di euro a 4 indagati, compreso un prestanome cinese, nell’operazione “Big Fish” per reati tributari e autoriciclaggio

Un blitz della Guardia di Finanza di Torino ha congelato oltre 9 milioni di euro tra patrimoni e disponibilità finanziarie. L’operazione “Big Fish” colpisce 4 indagati, tra cui un prestanome cinese, per reati tributari e autoriciclaggio nel settore delle forniture ittiche. L’inchiesta, iniziata nel 2023, ha svelato un ingegnoso schema evasivo.

Torino, 27 giugno 2025 – I militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza, su delega della Procura di Torino, hanno eseguito un sequestro preventivo – anche per equivalente – fino a 9,2 milioni di euro. L’operazione ha coinvolto 4 persone indagate per reati tributari e autoriciclaggio.

L’operazione e il raggiro fiscale

L’indagine, avviata nel 2023 dal Nucleo di polizia economico-finanziaria, ha preso le mosse da un controllo su una ditta individuale del settore alimentare. Formalmente intestata a un prestanome cinese, la società era in realtà gestita da terzi – anch’essi di origine cinese – per veicolare gli oneri fiscali verso un’altra impresa collegata.

Reimpiego dei fondi

Grazie a perquisizioni e analisi di flussi finanziari, è stato documentato un meccanismo di omessa dichiarazione e omesso versamento di IVA e IRPEF. I guadagni evasi, stimati tra il 2019 e il 2023 in oltre 9,2 milioni di euro, sono stati reinvestiti anche all’estero, in Ungheria e Cina.

Il sequestro e l’attività investigative

Con il decreto del Gip, sono stati posti sotto vincolo beni mobili, immobili e conti correnti degli indagati per un valore pari ai profitti illeciti. Contestualmente, la Guardia di Finanza ha eseguito perquisizioni e sequestri probatori per acquisire documenti utili alla prosecuzione dell’inchiesta.

I 4 soggetti destinatari dei provvedimenti restano presunti non colpevoli finché non verrà completato il processo. L’operazione, denominata “Big Fish”, segna tuttavia un passo significativo nella lotta all’evasione nel comparto delle forniture ittiche.

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