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Alle Gallerie d’Italia – Napoli la “Dama col liocorno” di Raffaello

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Intesa Sanpaolo espone, dal 27 marzo al 22 giugno 2025, nel suo museo delle Gallerie d’Italia a Napoli la Dama col liocorno di Raffaello Sanzio, proveniente dalla Galleria Borghese di Roma.
Dopo il grande successo della mostra Velàzquez. “Un segno grandioso”, che la scorsa primavera aveva portato a Napoli due opere del pittore sivigliano dalla National Gallery di Londra, l’esposizione dell’opera di Raffaello rappresenta un nuovo capitolo della rassegna L’Ospite illustre, curata e promossa da Intesa Sanpaolo, che dal 2015 espone nei suoi musei delle Gallerie d’Italia e al grattacielo di Torino opere di rilievo in prestito temporaneo da prestigiosi musei italiani e internazionali. Con questo appuntamento, L’Ospite illustre giunge alla sedicesima edizione.
Il dipinto sarà allestito nella sala dedicata al Martirio di sant’Orsola di Caravaggio che, contestualmente, sarà in esposizione a Roma presso le Gallerie Nazionali di Arte Antica – Palazzo Barberini per la mostra Caravaggio 2025.
“Accogliere la Dama col liocorno conferma il solido legame di amicizia e collaborazione con la Galleria Borghese, simbolo della bellezza e del valore del patrimonio culturale italiano – spiega Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo -. La rassegna “L’Ospite illustre” e la collana editoriale curata da Allemandi testimoniano l’impegno delle Gallerie d’Italia nel promuovere la conoscenza, lo studio e la condivisione di grandi capolavori, offrendo a un pubblico sempre più ampio di studiosi e appassionati anche occasioni di scoperta. Intesa Sanpaolo in questi anni si è dedicata al sostegno di progetti di ricerca e di valorizzazione del patrimonio artistico del Paese, in un rinnovato ruolo al fianco dei musei più prestigiosi e delle collezioni più significative”.
L’esposizione consentirà di soffermarsi con attenzione su un’opera giovanile di Raffaello Sanzio, che negli anni aveva subito estese ridipinture che ne avevano alterato l’aspetto, rendendone anche complessa l’attribuzione.
La Dama col liocorno è un dipinto a olio su tavola trasportata su tela databile all’inizio del 1505. L’aspetto dell’opera, quale si presenta oggi ai nostri occhi, è il risultato di uno storico intervento di restauro seguito a una fitta vicenda critica sviluppatasi a partire dalla seconda metà del XIX secolo. Fino al 1936 infatti il personaggio ritratto era raffigurato come Santa Caterina d’Alessandria, caratterizzata dal consueto attributo della ruota dentata visibile al posto dell’attuale unicorno; sulle sue spalle un pesante manto modificava il profilo della figura, coprendo parte della veduta sul paesaggio retrostante.
L’opera fu restituita a Raffaello dallo storico dell’arte Roberto Longhi nel 1927, prima del restauro che la liberò dagli interventi successivi.
Le indagini radiografiche compiute sul dipinto hanno mostrato che prima dell’unicorno, emblema di castità, Raffaello aveva dipinto un cagnolino, simbolo di fedeltà: si tratta dunque plausibilmente di un ritratto eseguito in occasione di un matrimonio.
La Dama col liocorno deriva la sua impostazione dalla Gioconda, che si ritiene generalmente conosciuta per la prima volta da Raffaello poco dopo il trasferimento a Firenze della fine del 1504, ma che si può supporre egli vide in lavorazione già l’anno precedente, nel corso di un primo breve soggiorno nella città.
Il ritratto di Raffaello, collocabile per stile all’inizio del 1505, è dunque il frutto di un nuovo confronto con l’opera di Leonardo. Tornare a studiarlo in occasione della mostra ha permesso di riflettere sulla sequenza esecutiva della stessa Monna Lisa – oggi il dipinto più visto al mondo, di cui Raffaello fu il primo e, a più riprese nel tempo, il più attento spettatore.
La presenza del dipinto di Raffaello consentirà al pubblico, in assenza dell’ultima opera del Merisi, di godere di un altro capolavoro dell’arte di tutti i tempi.
Il 26 marzo 2025, dalle ore 19.30 alle 21.30 (ultimo ingresso ore 20.30), è prevista una inaugurazione gratuita per la cittadinanza.
Il catalogo dell’esposizione è edito da Società Editrice Allemandi.
Il museo di Napoli, insieme a quelli di Milano, Torino e Vicenza, è parte del progetto museale Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, guidato da Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici della Banca.

– Foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –

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