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Cronaca

Catania | Si offre di sistemare l’auto ad un anziana e la truffa: denunciato 32enne

Un individuo di 32 anni è stato segnalato dalla polizia del commissariato “Borgo Ognina” per il reato di truffa aggravata ai danni di una anziana donna di 78 anni. Sfruttando la fragilità della anziana, è riuscito a estorcere rapidamente da lei la somma di 6000 euro, svuotando così i suoi risparmi accumulati con fatica.

Le indagini sono partite dopo la denuncia presentata dalla vittima presso il commissariato “Borgo Ognina”. La donna ha raccontato di essere stata coinvolta in un incidente stradale pochi giorni prima in via Wrzì, a Picanello, e di aver accettato l’offerta di un individuo, privo di regolare patente di guida, che le aveva promesso di riparare l’auto a un costo conveniente tramite un carrozziere di sua conoscenza.

Tuttavia, il truffatore ha continuato a richiedere denaro alla donna, affermando che il danno all’auto fosse più grave di quanto inizialmente previsto. Usando un telefono di sua proprietà, ha contattato la donna fingendo di essere il proprietario della carrozzeria e poi il meccanico, ingannandola così a consegnargli altri 2000 euro per la presunta riparazione.

Non contento, ha poi persuaso l’anziana a cedergli ulteriori 700 euro per avviare una pratica di rimborso presso l’Agenzia delle Entrate e ha addirittura appropriato del suo bancomat per effettuare prelievi. Quando la donna si è resa conto delle truffe subite, ha raccontato tutto al figlio, il quale ha cercato di recuperare almeno l’auto. Tuttavia, il truffatore ha chiesto altri 200 euro per restituirla.

La polizia, venuta a conoscenza della situazione, ha organizzato un appuntamento per la restituzione dell’auto e una volta che l’ha recuperata, ha accompagnato il truffatore negli uffici del commissariato e ha proceduto alla sua segnalazione. Attualmente l’uomo è accusato di truffa aggravata ed è stato posto agli arresti.

Cronaca

Portovesme | Lavoratori della Sider Alloys in cassa integrazione, sciopero e blocco cancelli


Oggi è stato emesso il primo avviso di cassa integrazione ordinaria per circa quaranta lavoratori della Sider Alloys di Portovesme, scatenando una immediata reazione da parte dei sindacati e degli operai che hanno proclamato uno sciopero di 24 ore e hanno bloccato l’accesso alla fabbrica di alluminio primario del Sulcis.

La protesta è stata innescata questa mattina dopo che l’azienda ha comunicato, nei giorni precedenti, a Cgil, Cisl, Uil e alla Rsu, che il 50% della forza lavoro attuale (circa 86 operai in servizio) sarebbe stato messo in cassa integrazione per 13 settimane a causa della mancanza di componenti necessari per il revamping della sala elettrolisi dello smelter, il nucleo centrale dello stabilimento. Questi componenti, a causa della riduzione dei traffici attraverso il Canale di Suez, sarebbero ancora bloccati nei porti cinesi.

I sindacati dei metalmeccanici hanno reagito duramente, chiedendo il rispetto degli accordi del 2018 e sollecitando un incontro immediato presso il Mimit, coinvolgendo il governo Meloni e Invitalia.

Renato Tocco della Uilm ha dichiarato: “Siamo contrari alla cassa integrazione. Sei anni fa la Sider Alloys ha acquisito lo stabilimento e non è accettabile che siamo ancora in questa situazione. Chiediamo al ministero la convocazione di un tavolo istituzionale: la politica deve chiarire se il sito di produzione di alluminio primario deve essere attivo, visto che è stato definito strategico da più governi, compreso il presente. Questa vertenza deve avere una svolta”.

Roberto Forresu della Fiom ha aggiunto: “Abbiamo chiesto all’assessorato regionale di intervenire per organizzare un incontro urgente presso il Mimit per affrontare il problema della Sider Alloys. È necessario un piano industriale dettagliato”.

Giuseppe Masala ha ribadito: “La decisione di mettere in cassa integrazione è da respingere e lo abbiamo fatto sia al ministero che in azienda. È necessario un incontro a Roma per chiarire i tempi di ripresa e garantire il rispetto dell’accordo del 2018 in tutti i suoi aspetti. La politica deve dissipare ogni dubbio”.

L’assessore regionale all’Industria, Emanuele Cani, ha annunciato che la Sardegna istituirà un tavolo permanente sulle crisi industriali dell’Isola, intervenendo durante la protesta degli operai della Sider Alloys a Portovesme. “Crediamo che sia fondamentale mirare alla ripresa produttiva dello stabilimento per l’alluminio primario, che consideriamo strategico”, ha dichiarato Cani. “Stiamo ripristinando il ruolo centrale dell’attività politico-istituzionale della Regione e istituiremo un tavolo permanente che si occuperà di tutte le crisi industriali. La vertenza della Sider Alloys sarà una delle prime ad essere affrontate da questo tavolo”.

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Campania

Migranti | La Life Support di Emergency ha attraccato a Napoli, a bordo 87 rifugiati


Le operazioni di sbarco degli 87 migranti a bordo della nave di ricerca e soccorso Life Support di Emergency si sono protratte fino a oltre le 15. Questi migranti erano stati tratti in salvo la sera di venerdì 3 maggio. Sul molo erano presenti forze di polizia, personale medico, mediatori culturali e associazioni del terzo settore per fornire assistenza medica e generi alimentari.

Tra i migranti c’era un gruppo di otto donne, tre bambini accompagnati e quattordici minori non accompagnati. Due persone erano particolarmente vulnerabili: una donna incinta al quarto mese e un ragazzo diabetico. Nel complesso, lo stato di salute dei migranti era buono e nessuno era in pericolo di vita. Coloro che necessitavano di cure mediche sono stati trasportati all’Ospedale del mare di Napoli.

All’arrivo del team di Emergency, gli 87 naufraghi si trovavano in una situazione critica. Erano alla deriva con un motore guasto e i tubolari del gommone sgonfi, senza acqua né cibo. Il gommone aveva iniziato ad imbarcare acqua subito dopo la partenza, circa 20 ore prima del soccorso, mettendo a rischio la vita delle persone a bordo. Inoltre, non era presente alcun altro mezzo di soccorso nella zona SAR oltre alla Life Support.

Questi migranti provengono da Sudan, Nigeria, Niger, Sud Sudan, Eritrea, Bangladesh, Mali, Togo, Ghana, Liberia, Chad, Camerun, Senegal e Costa d’Avorio, paesi colpiti da conflitti e gravi crisi economiche, politiche e sociali. Questo è il 31esimo intervento di soccorso effettuato dalla nave in 19 diverse operazioni. La Life Support opera nel Mediterraneo centrale dal dicembre 2022 e ha salvato complessivamente 1.631 persone.

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Cronaca

Borgo Ognina (CT) | Lite per una veranda, danneggia auto dei condomini, denunciata 52enne


Gli agenti del commissariato Borgo Ognina hanno denunciato una donna di 52 anni per il danneggiamento di un’auto all’interno del parcheggio di un’area condominiale. Le indagini sono scaturite da una denuncia formale presentata da un condomino, il quale aveva scoperto profondi solchi sulle fiancate dell’auto, presumibilmente causati da un oggetto appuntito, in tre diverse occasioni.

Durante gli accertamenti è emerso che altri condomini avevano subito danneggiamenti simili alle proprie auto nel recente periodo. In particolare, due di loro avevano trovato ripetutamente i loro veicoli con tagli lungo le fiancate e danneggiamenti evidenti al tetto, al parabrezza e al cofano anteriore, presumibilmente provocati dal lancio di pietre da un balcone del palazzo. Questi stessi condomini avevano segnalato agli agenti che erano stati danneggiati anche gli indumenti stesi, a causa del lancio intenzionale di candeggina proveniente dai piani superiori della palazzina.

Gli investigatori, dopo aver raccolto informazioni, hanno verificato l’esistenza di conflitti tra alcuni condomini, riscontrando che tutte le persone coinvolte nei danneggiamenti avevano avuto divergenze con una donna residente all’ultimo piano del palazzo. Queste discordie erano sorte a seguito dell’installazione di una veranda sul balcone, non autorizzata dall’assemblea condominiale.

Dopo aver visionato le registrazioni di una telecamera installata all’interno del condominio, gli agenti hanno identificato la donna come l’autrice dei danneggiamenti. In uno dei filmati, è stata ripresa mentre graffiava con una chiave un’auto parcheggiata nell’area condominiale. In base a queste prove, la donna di 52 anni è stata denunciata per danneggiamento.

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