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Cronaca

Casteldaccia (PA) | Strage sul lavoro, 5 morti per intossicazione, il sesto è grave in ospedale


A Casteldaccia, provincia di Palermo, cinque operai hanno perso la vita in un grave incidente sul lavoro.

Un sesto operaio è stato trasportato d’urgenza al Policlinico di Palermo, dove è stato intubato. Secondo una prima ricostruzione, i sei operai facevano parte di una ditta privata incaricata di lavori fognari per conto dell’Amap, la società responsabile della gestione delle condotte idriche e fognarie a Palermo.

I sette operai stavano effettuando lavori di manutenzione su un impianto di sollevamento delle acque fognarie per conto dell’Amap. Durante il lavoro, alcuni di loro hanno iniziato a manifestare sintomi di malessere, probabilmente a causa di un’intossicazione da idrogeno solforato, che provoca irritazioni alle vie respiratorie e può causare soffocamento. Uno dei lavoratori è riuscito a uscire dall’impianto e a lanciare l’allarme, ma gli altri sei sono rimasti intrappolati e hanno perso conoscenza a causa delle esalazioni tossiche.

I soccorsi sono stati immediati grazie all’intervento dei vigili del fuoco e del personale sanitario del 118, che hanno tentato di rianimare gli operai sul posto. Purtroppo, per cinque di loro non c’è stato nulla da fare; il sesto è stato trasportato d’urgenza al Policlinico dopo essere stato intubato.

Cronaca

Milano | Rapinano ragazza e mostrano il coltello agli amici intervenuti

La rapina avvenuta nella notte di sabato 18 maggio ai Bastioni di Porta Volta, a Milano, è terminata con l’arresto di uno dei ladri e la fuga dell’altro. La vittima è una ragazza di 21 anni, che si trovava con alcuni amici. Improvvisamente è stata avvicinata da due giovani che le hanno strappato la borsa e sono scappati, ma sono stati inseguiti dagli amici della ragazza. Uno dei due ha minacciato gli inseguitori con un coltellino, ma sono riusciti a raggiungerlo e hanno ingaggiato una colluttazione con lui, mentre l’altro è riuscito a fuggire. Nel frattempo sono giunti sul posto gli agenti di polizia, che hanno bloccato il malvivente con il portafogli della vittima e lo hanno arrestato per rapina impropria. Si tratta di un marocchino di 25 anni in situazione irregolare in Italia. La borsa è stata portata via dal complice in fuga.

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Cronaca

Agrigento | Si fingono carabinieri: “lei è indagato”, poi lo truffano per 10mila euro

La figura del carabiniere per ispirare fiducia e ingannare con facilità: il modus operandi rimane grosso modo lo stesso, anche se cambia la trama della messa in scena. Nonostante le regole e i consigli per evitare le truffe, un favarese di 55 anni è caduto nella trappola, mentre un pensionato di 79 anni si è salvato appena in tempo grazie all’intervento del figlio. Ancora una volta, a tessere le reti del tranello è stato un sedicente maresciallo dei carabinieri. Le indagini, per cercare di identificare il truffatore che è riuscito a sottrarre 10.000 euro al 55enne, sono già state avviate dai veri carabinieri.

Un 55enne di Favara è stato chiamato al cellulare da un uomo che si è presentato come maresciallo dei carabinieri. Il sedicente sottufficiale lo informava di un’indagine a suo carico e che sarebbe stato contattato dalla sua banca. Poco dopo, incredulo e stordito, il favarese ha ricevuto la chiamata del finto direttore di banca, che gli ha chiesto i codici del suo conto corrente. Da quel conto sono poi spariti 10.000 euro, trasferiti tramite bonifici su conti esteri. Lo stesso giorno, un pensionato di 79 anni ha ricevuto le stesse telefonate, ma il raggiro è stato sventato quando il figlio dell’anziano è intervenuto nella conversazione.

Entrambi hanno formalizzato una denuncia, a carico di ignoti, alla tenenza dei carabinieri. I militari dell’Arma stanno conducendo le indagini con il massimo riserbo, ma con grande attenzione e rapidità, perché non si può continuare così. Il numero delle vittime nella provincia di Agrigento sta aumentando.

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Cronaca

Orbassano (TO) | Tenta di uccidere il compagno con un coltello da cucina dopo una lite

Tentato omicidio a Orbassano nella notte del 18 maggio 2024 in via Papa Giovanni, dove una donna di 29 anni ha accoltellato il compagno. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la donna lo ha colpito quattro volte con un coltello da cucina. I due, entrambi sordomuti, litigavano spesso e l’aggressione è scaturita dopo l’ennesima lite. L’uomo è stato ricoverato all’ospedale Molinette di Torino, ma non è in pericolo di vita. È stato operato all’addome durante la notte e successivamente trasferito in reparto. La donna è stata arrestata. Indagano i carabinieri.

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