Politica
Orban attacca l’Ue sulla guerra in Ucraina

Il premier ungherese Viktor Orban ha nuovamente criticato l’Unione europea per la sua posizione sul conflitto in Ucraina, suscitando dibattiti e reazioni in tutta Europa. Durante le celebrazioni del 130esimo anniversario del ponte Maria Valeria sul Danubio, accanto al premier slovacco Robert Fico, Orban ha paragonato l’Ue agli imperi del passato che, secondo lui, hanno paralizzato l’Europa. “Come gli imperi del passato che ci hanno paralizzato, l’Ue è ora diventata un progetto di guerra”, ha affermato il premier ungherese, evidenziando la sua visione critica sull’allineamento strategico richiesto ai Paesi membri.
Orban ha sottolineato che i leader di Bruxelles mirano apertamente a sconfiggere la Russia sul fronte orientale nel prossimo decennio, un obiettivo che secondo lui impone a tutti i cittadini, le imprese e gli Stati membri di allinearsi politicamente, economicamente e strategicamente. “L’Ue pretende che ogni cittadino, impresa e Stato membro persegua questo obiettivo”, ha dichiarato, ribadendo la sua posizione secondo cui l’Europa viene trascinata in un conflitto che, a suo avviso, potrebbe avere conseguenze significative per la stabilità e la sovranità nazionale.
Le dichiarazioni di Orban arrivano in un momento di crescente tensione tra Budapest e Bruxelles, con il premier ungherese che continua a difendere una linea politica indipendente rispetto alle decisioni della Commissione europea in materia di politica estera e difesa. Il discorso del ponte Maria Valeria sottolinea anche la collaborazione simbolica con la Slovacchia, rappresentata dal premier Robert Fico, e pone l’accento sul ruolo dei Paesi dell’Europa centrale nel dibattito sulle strategie Ue nei confronti della Russia.
Gli osservatori internazionali interpretano le parole di Orban come un tentativo di consolidare il consenso interno in Ungheria e di marcare una distanza dalle direttive europee in tema di politica estera, evidenziando come il premier stia cercando di rappresentare gli interessi nazionali contro quelli percepiti come imposti dall’Unione. Le critiche di Orban all’Ue sul conflitto in Ucraina amplificano il dibattito sull’unità europea, la sovranità dei singoli Stati membri e la gestione delle tensioni militari e politiche nel continente. La vicenda conferma come le posizioni dei leader nazionali possano influenzare il dibattito internazionale e la coesione strategica dell’Unione europea.
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