Villa Pamphili, madre e figlia americane uccise: killer statunitense in fuga

Tragico ritrovamento a Villa Pamphili

Sabato 7 giugno 2025, a Roma nel parco di Villa Doria Pamphilj, sono stati ritrovati i corpi di una donna di circa 30 anni e della sua figlia neonata di 6‑8 mesi, entrambe cittadine americane. L’autopsia ha confermato che la madre è morta per cause sospette (possibile soffocamento, nessun segno esterno), mentre la piccola presenta evidenti segni di strangolamento e violenza .

Il sospettato è anche lui americano

Indagini recenti confermano che anche il presunto killer, identificato come un uomo di età intorno ai 30 anni, è cittadino statunitense. L’uomo, che avrebbe avuto un rapporto stretto con le vittime, è attualmente in fuga all’estero e ricercato per duplice omicidio aggravato .

Dinamica e cause della morte

L’intervallo temporale stimato tra i due decessi è di circa 4‑5 giorni. La madre è deceduta prima, la neonata successivamente, probabilmente a causa della fame e del prolungato digiuno, oltre che per un soffocamento legato a violenza . La bambina presentava segni sul corpo e una pancia vuota compatibile con mancato allattamento.

Indagini internazionali e coordinamento

La Squadra Mobile di Roma, insieme alla Procura, sta esaminando telecamere, testimonianze (tra cui una operatrice dei giardini e passanti che hanno visto il gruppo vicino a una tenda) e i riferimenti DNA. Le autorità italiane collaborano con l’ambasciata USA e l’FBI, anche in vista di una possibile estradizione del sospettato.

Reazioni istituzionali

Il sindaco di Roma ha espresso dolore e garantito piena collaborazione con gli organi statali. L’ambasciata americana a Roma ha espresso “profondo cordoglio” per le vittime e assicurato sostegno alle autorità italiane.