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Attualità

Palermo | Archeologi recuperano elmo nelle acque di Vendicari

Nelle acque di Vendicari, nel Siracusano, è stato recuperato un elmo metallico praticamente intatto, attribuito al periodo tardo medievale, a una profondità di circa cinque metri. Il reperto è stato individuato e recuperato durante un’immersione subacquea condotta dall’ispettore onorario per i Beni Culturali Sommersi, Matteo Azzaro, insieme ai docenti dell’Università di Napoli Enzo Morra e Leopoldo Repola.

L’assessore ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, ha sottolineato l’importanza di tali ritrovamenti nel contribuire alla ricostruzione della storia dell’Isola. Ha inoltre elogiato il lavoro svolto dagli ispettori onorari per i Beni Culturali Sommersi, che supporta le azioni di tutela e valorizzazione condotte dalla Soprintendenza del Mare.

Il reperto è stato identificato come un elmo del tipo cabasset o capacete, databile fra il tardo XV e il XVII secolo. Questi elmi sono caratterizzati da una forma semisferica o ogivale con una testa inclinata lungo il bordo, e spesso presentano una bassa cresta superiore ondulata o rinforzata da sferette metalliche. Si tratta di un tipo di elmo diffuso tra le fanterie e le truppe imbarcate di quel periodo.

Ulteriori ricognizioni subacquee nella zona del ritrovamento verranno condotte per chiarire se si tratti di un singolo rinvenimento o se possa essere associato alla presenza di un relitto di epoca tardo medievale o moderna.

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Palermo | Maxi multe per chi abbandona rifiuti

Il Comune di Palermo stringe i freni sull’abbandono indiscriminato dei rifiuti. Una nuova legge nazionale entra in vigore oggi, portando con sé sanzioni più severe.

Il sindaco Roberto Lagalla ha firmato l’ordinanza stamattina, su proposta dell’Assessore all’Ambiente Pietro Alongi. L’amministrazione ammette una “critica situazione” nella gestione dei rifiuti, puntando a massimizzare la raccolta differenziata e ridurre lo smaltimento in discarica. Tutte le forze dell’ordine, non solo i vigili urbani, sono chiamate a intensificare i controlli.

L’ordinanza ricorda che gettare i rifiuti fuori dagli orari consentiti (dalle 18 alle 22) o nei giorni festivi comporta multe da 25 a 500 euro. Con le nuove disposizioni, chi abbandona i rifiuti per strada rischia multe da 1.000 a 10.000 euro (raddoppiate per i rifiuti pericolosi). Le imprese che si rendono responsabili di abbandono rischiano l’arresto e il sequestro dei mezzi.

Nonostante i sette centri comunali di raccolta attivi, l’anno scorso la Rap ha recuperato circa 130.000 oggetti ingombranti dalle strade. “Ognuno deve fare la sua parte”, sottolinea l’Assessore Alongi, “la Rap deve garantire l’igiene ambientale, ma i cittadini devono rispettare le norme. Questa ordinanza applica la legge nazionale con pene più severe. Sarà prestata particolare attenzione all’abbandono dei rifiuti provenienti da fuori città”.

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Vibo Valentia | Cerimonia di intitolazione della piazzetta “Antonino De Vita”


A Vibo Marina si è tenuta una solenne cerimonia per l’intitolazione della piazzetta “Antonino De Vita”, dedicata all’appuntato della Guardia di Finanza. Questa iniziativa, promossa dal Comune di Vibo Valentia il 2 maggio 2023 e autorizzata dall’autorità locale il 12 marzo successivo, ha voluto onorare personalità di spicco nei campi professionale, militare, politico, sportivo, culturale e sociale, contribuendo così a valorizzare le diverse aree di impegno.

L’appuntato Antonino De Vita ha iniziato il suo servizio nel Corpo delle Fiamme Gialle il 5 settembre 1935, diventando Allievo Guardia di Finanza di mare. Dopo aver frequentato la Scuola Nautica di Pola, è stato assegnato alla Squadra Navale di Salerno e successivamente ai Reparti di mare di varie città italiane. Durante la Seconda Guerra Mondiale, ha prestato servizio sul fronte Greco-Albanese e successivamente si è unito al 8° Reggimento Partigiani Greci dell’E.L.A.S., distinguendosi per il suo coraggio e la sua lealtà alla patria. Ferito durante il conflitto, ha continuato il suo servizio fino alla sua prematura scomparsa il 12 luglio 1957.

La cerimonia commemorativa, che ha visto la partecipazione del Comandante Regionale Calabria della Guardia di Finanza, del Sindaco di Vibo Valentia e del Prefetto di Vibo Valentia, è stata introdotta dall’Inno d’Italia cantato dagli studenti dell’Istituto Amerigo Vespucci di Vibo Marina. Il momento culminante è stato il disvelamento della targa toponomastica a cura dei figli dell’appuntato deceduto, che hanno reso omaggio al loro amato padre con un tributo floreale.

Per conferire un’atmosfera ancora più solenne all’evento, è stata impartita la benedizione del Vicario Generale della Diocesi di Mileto, Nicotera e Tropea, e recitata la Preghiera del Finanziere dal Cappellano Militare Addetto del Comando Regionale Calabria della Guardia di Finanza. Questo evento ha fatto parte delle celebrazioni per il 250° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza, un traguardo significativo che ha coinvolto diverse istituzioni locali, scolastiche e militari, sottolineando l’importanza della tradizione nel progettare il futuro.

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Catanzaro | Anas ribadisce criticità della Metropolitana

È una delle principali opere al centro dell’attività di vigilanza sui lavori pubblici da parte dell’Autorità nazionale anticorruzione la metropolitana di superficie in via di costruzione a Catanzaro. 

Anac da diverso tempo ha acceso i riflettori sulle attività di progettazione e realizzazione del nuovo collegamento ferroviario metropolitano tra la stazione FS di Catanzaro Germaneto e la (ex) stazione di Catanzaro Sala per l’adeguamento a linea metropolitana della rete ferroviaria esistente, mettendo in evidenza le diverse criticità che hanno portato non solo a uno slittamento dei tempi di consegna (ora si prospetta giugno 2025) ma anche la lievitazione dei costi di un’opera che dagli 81 milioni del 2015 (la base d’asta era di 103 mln) è arrivata a 116 milioni di euro nel 2022.


Elementi parte di un’approfondita attività ispettiva svolta (a partire da novembre 2022) tra i cantieri e gli uffici della Cittadella (la Regione è stazione appaltante) finiti ora anche al centro della relazione annuale dell’Autorità. «L’istruttoria – scrive l’Anac – ha permesso di evidenziare varie criticità nella gestione complessiva dell’appalto; in primo luogo, un rilevante incremento del costo dell’opera e dei tempi di realizzazione, oltreché una certa genericità del contratto d’appalto relativamente alle penali per ritardi nonché una sua sostanziale disapplicazione».

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