Cronaca
Catania | Vede la polizia e scappa: nascondeva diverse dosi di droga
Il personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso della Questura di Catania ha arrestato un giovane di 21 anni, già noto alle autorità della città, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Durante un pattugliamento lungo via Capo Passero, gli agenti hanno avvistato un individuo che, al loro avvicinarsi, ha tentato di fuggire in fretta.
Dopo un breve inseguimento, il giovane è stato raggiunto e fermato. Sottoposto a identificazione, è stato trovato in possesso di un marsupio contenente diversi pacchetti di stupefacenti. All’interno del marsupio sono stati rinvenuti 58 involucri di marijuana, per un totale di 75,4 grammi, 11 pacchetti di crack, per un totale di 2,75 grammi, e 28 pacchetti di cocaina, per un totale di 12 grammi, oltre a 230 euro in contanti e un bilancino di precisione. Tutti gli oggetti sono stati sequestrati.
Successivamente, con l’aiuto di un’unità cinofila antidroga, gli agenti hanno perlustrato il percorso seguito dal giovane durante la fuga e hanno scoperto ulteriori quantità di sostanze stupefacenti suddivise in diverse dosi e confezioni. Complessivamente sono stati rinvenuti 129 grammi di marijuana, 60,75 grammi di crack e 68 grammi di cocaina, il tutto sottoposto a sequestro a carico di soggetti non identificati.
Dopo aver informato il pubblico ministero di turno dell’arresto, è stata disposta la misura degli arresti domiciliari per il giovane.
Calabria
Maxi blitz “Recovery”: Il Monopolio della ‘Ndrangheta | le parole del procuratore Capomolla:
Durante una conferenza stampa, il procuratore facente funzioni della Dda di Catanzaro, Vincenzo Capomolla, ha fornito i dettagli del blitz denominato “Recovery”, condotto questa mattina dalle forze dell’ordine, con la partecipazione di carabinieri, polizia e finanza, che ha portato all’emissione di 142 misure cautelari.
Ha dichiarato: “Abbiamo smantellato un’organizzazione che riteniamo sia in grado di operare diffusamente sul territorio, come confermato dall’indagine condotta con la stretta collaborazione tra le Procure di Catanzaro e di Cosenza”. Capomolla ha inoltre spiegato che “le misure cautelari hanno coinvolto soggetti non coinvolti nella maxi inchiesta “Reset” del settembre 2022, ma che tuttavia ne costituiscono un’appendice, confermando di fatto l’esistenza di una sorta di confederazione di ‘ndrangheta nel contesto già delineato da Reset.
Tra i reati contestati ci sono le estorsioni che hanno continuato ad affliggere commercianti e imprenditori, oltre all’associazione finalizzata al traffico diffuso di droga di vario genere. L’organizzazione, infatti, deteneva un monopolio nel sistema controllato dai membri della ‘ndrangheta”.
Ha inoltre evidenziato come il controllo del territorio fungesse da terreno fertile per le estorsioni grazie alla presenza diffusa sul territorio, mentre i canali di approvvigionamento della droga, consolidati nel tempo, erano legati ai rapporti con i clan del Reggino e delle coste tirreniche e ioniche… Quello che è emerso era un “mercato totalizzante” con una clientela estesa e variegata. Inoltre, per lo spaccio, sono stati coinvolti anche dei minori, un aspetto particolarmente inquietante”.
Cronaca
Messina | 9 indagati al Policlinico, 11 milioni di fondi distratti
I carabinieri del Comando provinciale di Messina hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Messina, su richiesta della procura della Repubblica, nei confronti di 9 indagati per i reati di “peculato e corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio”. Quattro degli indagati sono stati colpiti da interdittive che vietano loro temporaneamente di contrattare con la pubblica amministrazione ed esercitare attività imprenditoriale nel settore sanitario.
Inoltre, è stato disposto il sequestro preventivo di denaro, beni mobili e immobili per un valore totale di 11 milioni di euro, corrispondente ai fondi pubblici sottratti, nei confronti di tutti e nove gli indagati. Queste azioni fanno seguito a un’indagine avviata nel 2019 dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Messina, coordinata dalla Procura, dopo la segnalazione di irregolarità nella gestione del centro clinico privato “NeMoSUD”, da parte di un medico che all’epoca prestava servizio presso l’Azienda Universitaria Policlinico di Messina.
Cronaca
Palermo | Trovato cadavere in mare all’Addaura
Nel mare dell’Addaura è stato scoperto un corpo senza vita questa mattina.
Le autorità della guardia costiera sono intervenute in prossimità del lido Acapulco dopo il ritrovamento del cadavere di un uomo, di 35 anni, originario dello Sri Lanka, che galleggiava a circa 3 metri dalla riva.
È stato un subacqueo a notare il corpo e a dare l’allarme. I vigili del fuoco sono stati chiamati per recuperare il corpo, e i loro sommozzatori si sono immersi per portare il cadavere sulla terraferma, dove è stato preso in consegna dal medico legale.
-
Calabria3 mesi fa
Lamezia Terme| Comunità scossa per la morte della giovane 28enne, accertamenti in corso
-
Calabria4 mesi fa
Montauro (CZ) | Ferito sottoposto ad alcol test, Vittime dirette al carcere di Catanzaro
-
Calabria4 mesi fa
Montauro (CZ) | Tragedia sulla SS106: Incidente mortale tra due auto, quattro giovani perdono la vita – NOMI
-
Attualità3 mesi fa
Lamezia Terme (CZ) | Responsabile Tribunale del malato scrive al Primario del Reparto Medicina dell’ospedale per chiarimenti su gestione visite ai pazienti
-
Calabria4 mesi fa
Como | Coppia al primo appuntamento cade con l’auto nel lago: morti entrambi. Donna era di origini calabresi
-
Calabria8 mesi fa
Reggio Calabria: Rapina a guardie giurate, tre arresti
-
Cronaca3 mesi fa
Strage Altavilla | Barreca e la figlia: «E’ stata la coppia a fare i riti e le torture»
-
Calabria3 mesi fa
Reggio Calabria | I detenuti Campani minacciati da Calabresi, Siciliani e Guardie