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Cronaca

Palestina. In 22 mesi uccisi oltre 18.000 bambini circa 28 al giorno

L’UNICEF ha reso noto che durante un periodo di circa 21‑22 mesi di conflitto nella Striscia di Gaza, sono stati uccisi oltre 17.000–18.500 bambini, una media di 28 vittime civili minorenni ogni giorno.

La direttrice esecutiva Catherine Russell ha dichiarato al Consiglio di Sicurezza dell’ONU:

“Oltre 17.000 bambini sono stati uccisi e 33.000 feriti negli ultimi 21 mesi di guerra, con una media quotidiana che supera i 28 bambini uccisi l’equivalente di un’intera classe ogni giorno”.


Un contesto di devastazione senza precedenti

Secondo UNICEF, la Striscia di Gaza è oggi il luogo più pericoloso al mondo per un bambino. Solo negli ultimi mesi:

  • Gli attacchi hanno causato oltre 60.000 morti, di cui almeno 18.500 bambini .
  • Le diseguaglianze nell’accesso agli aiuti portano a collasso sanitario, fame, assenza di acqua potabile e cure mediche.
  • Il sistema di registrazione dei decessi, benché considerato di alta qualità, potrebbe sottostimare il numero reale delle vittime a causa del bombardamento delle infrastrutture sanitarie e delle difficoltà di documentazione .

Incidenza su scala regionale: MENA coinvolta gravemente

Il Medio Oriente e Nord Africa, dove vive circa il 19% dei bambini del mondo, è teatro di livelli di distruzione e sofferenza infantile senza precedenti:

  • In meno di due anni, sono stati colpiti o uccisi oltre 12 milioni di bambini nella regione MENA: un bambino morto o mutilato ogni 15 minuti circa .
  • Casi recenti mostrano violenza estrema anche in Sudan, dove quasi 40 bambini sono stati uccisi in 3 giorni di bombardamenti in varie regioni .

Impatto fisico, psichico e sociale

Il dramma dei minori colpiti si estende ben oltre la morte:

  • Bambini rimasti orfani, spesso traumatizzati, privati di educazione, casa e sicurezza.
  • La vita in esilio, tra rifugi di fortuna, tende affollate, fame cronica e malattie.
  • Emergenza psicologica: migliaia di bambini soffrono di disturbi post-traumatici come incubi, mutismo o ideazione suicidaria, con strutture mediche al collasso.

L’appello urgente di UNICEF

UNICEF sollecita con forza:

  • Una cessate il fuoco immediato e sostenuto, ritenuto “l’unico percorso realistico per salvare le vite di centinaia di migliaia di bambini” .
  • Il rispetto del Diritto Internazionale Umanitario e la protezione delle infrastrutture civili (scuole, ospedali).
  • Finanziamenti urgenti per far fronte ai programmi sanitari e umanitari, ormai sotto-finanziati e insufficiente rispetto alle dimensioni della crisi .

I dati comunicati da UNICEF documentano una tragedia in corso: 18.000 bambini uccisi in meno di due anni in un conflitto senza quartiere. Oltre alla perdita di vite innocenti, la crisi ha distrutto famiglie, compromesso l’educazione, causato fame e danni permanenti al benessere psicofisico delle nuove generazioni.

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