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Cronaca

Dimenticata su un’isola da una nave da crociera, 80enne ritrovata morta


Una tragedia incomprensibile ha macchiato la prima tappa di una crociera di lusso nella Grande Barriera Corallina australiana. Una donna di 80 anni, identificata dai media come Suzanne Rees, è stata ritrovata morta su un’isola remota dopo essere stata abbandonata dalla sua nave da crociera, la Coral Adventurer.

La Dinamica della Scomparsa

L’incidente è avvenuto su Lizard Island, un atollo paradisiaco a circa 250 chilometri a nord di Cairns, nello stato del Queensland.

  • L’Escursione Fatale: La vittima aveva partecipato a un’escursione sul punto più alto dell’isola, noto come Cook’s Look.
  • L’Allontanamento: Secondo le prime ricostruzioni, l’anziana passeggera si sarebbe allontanata dal gruppo per riposare, sentendosi troppo stanca per continuare la salita. Nonostante si fosse separata dal resto dei crocieristi, la nave è ripartita verso il tramonto senza accorgersi della sua assenza a bordo.
  • L’Allarme Tardivo: L’equipaggio della Coral Adventurer si è accorto della sua mancanza solo dopo diverse ore dalla partenza. La nave è stata costretta a invertire la rotta e a lanciare l’allarme.

Le Ricerche e le Indagini in Corso

Le ricerche, avviate nella notte e proseguite fino al mattino successivo, hanno purtroppo confermato il tragico esito: il corpo senza vita della donna è stato ritrovato sulla spiaggia dell’isola.

L’Autorità australiana per la sicurezza marittima (AMSA) ha immediatamente aperto un’indagine per chiarire le responsabilità del mancato controllo dei passeggeri.

  • Equipaggio Sotto Interrogatorio: I membri dell’equipaggio della nave saranno interrogati dalle autorità una volta che la Coral Adventurer attraccherà a Darwin nei prossimi giorni.
  • Ipotesi e Posizione Ufficiale: La polizia del Queensland, pur redigendo un rapporto per il medico legale sulla “morte improvvisa e non sospetta”, sta cercando di capire cosa sia andato storto nei protocolli di sicurezza della compagnia, specialmente considerando che la nave trasportava solo circa 120 passeggeri.

La compagnia di crociera, Coral Expeditions, ha espresso profondo rammarico e ha assicurato pieno supporto alla famiglia della vittima, la quale si è detta “scioccata” per l’accaduto. L’episodio solleva gravi interrogativi sulle procedure di check-in e di gestione delle escursioni a terra nel settore delle crociere.

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