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Cronaca

Continuano le ricerche di Edoardo Galli, l’appello dei genitori in diretta tv: “Facci sapere che stai bene”

Continuano le ricerche di Edoardo Galli, il sedicenne di Colico (Lecco) sparito il 21 marzo scorso. Il giovane, uscito per recarsi a scuola, non ha mai raggiunto il liceo scientifico Nervi-Ferrari di Morbegno (Sondrio) né fatto ritorno a casa. Il padre, non vedendolo tornare, ha cercato di contattarlo telefonicamente, ma il cellulare risultava spento.

A una settimana dalla sua scomparsa, ci sono poche informazioni riguardo alla sua sparizione. Si ipotizza una fuga verso paesi dell’est, con la Russia in particolare indicata. Recentemente è stato diffuso un filmato che mostra il giovane mentre attraversa la stazione centrale di Milano.

Ai microfoni di “Pomeriggio Cinque”, i genitori di Edoardo, Natalia e Alessandro, hanno lanciato un appello diretto al figlio: “Facci sapere che stai bene”, ha detto la madre in lacrime rivolgendosi al sedicenne.

La famiglia, ospite nel programma condotto da Myrta Merlino, ha espresso la propria apprensione per questa settimana di angoscia: “Sono giorni da incubo”, hanno affermato. “La cosa più importante per noi è sapere che Edoardo sta bene. Lo accoglieremo a braccia aperte non appena tornerà”.

La famiglia Galli ha dichiarato di non conoscere la persona, apparentemente un ragazzo, con cui Edoardo sembra aver avuto un contatto nel video della stazione Centrale di Milano. “Non sappiamo chi sia questo ragazzo”, hanno dichiarato. “Se ci stai ascoltando, ti preghiamo di farci sapere almeno che Edoardo sta bene”.

I genitori di Edoardo non riescono a immaginare quale possa essere la destinazione del figlio: “Da Milano, il mondo è aperto”, hanno detto. “Zurigo? Ogni ipotesi è valida. Non c’è nulla che possa farci pensare a una cosa del genere. È una settimana che viviamo nell’angoscia, e l’ansia cresce ogni giorno di più”.

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La procura di Lecco ha reso pubblici due nuovi fotogrammi che ritraggono Edoardo Galli, scattati il 21 marzo 2024 alle 09:44 presso la stazione centrale di Milano. Si tratta di immagini inedite che lo mostrano sui binari e ai tornelli della stazione. Il ragazzo era stato lasciato dalla madre alla stazione di Colico alle 6:28, più di due ore prima. Dalle immagini diffuse, sembra che Edoardo stesse dirigendosi verso l’uscita della stazione.

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Cronaca

Messina | Emergenza carceri, arrivano 3 candidature


Dopo 8 anni dalla sua approvazione, Palazzo Zanca rivede la delibera sull’istituzione del garante delle persone private della libertà personale.

Lo scorso 12 marzo è stato pubblicato l’avviso pubblico e sono arrivate tre candidature: Pina Furnari, Lucia Risicato e Calogero Tessitore. Tuttavia, potrebbero essercene altre. La decisione finale sarà presa attraverso il voto del consiglio.

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Cronaca

Aosta | Mucche morte dopo trattamento antiparassitario, chiesta archiviazione


La procura di Aosta ha richiesto al giudice per le indagini preliminari l’archiviazione del fascicolo aperto lo scorso febbraio in seguito alla morte di 30 mucche sottoposte a un trattamento antiparassitario.

L’allevatore di Fontainemore, indagato per maltrattamento di animali, è stato il soggetto coinvolto nell’inchiesta. Gli animali sono stati trattati con un farmaco acquistato dallo stesso allevatore in Romania, suo paese d’origine. Poco dopo il trattamento, presumibilmente somministrato con un dosaggio errato, le bovine sono morte. Anche alcune mucche della stalla vicina sono decedute dopo aver subito lo stesso trattamento tramite nebulizzazione.

Secondo gli inquirenti, non vi è l’intenzionalità del dolo. Sebbene l’antiparassitario utilizzato non sia riconosciuto dall’Agenzia italiana del farmaco, non è soggetto a divieto dall’ente regolatorio dei farmaci in Romania ed è liberamente acquistabile anche online. Sul posto sono intervenuti i veterinari dell’azienda Usl e la stalla è stata posta sotto sequestro.

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Cronaca

Palermo | Restaurato casolare in cui avvenne delitto di Peppino Impastato


Dove un tempo giaceva la pietra macchiata del sangue di Peppino Impastato, ora poggia una lastra trasparente con una macchia rossa sotto, a ricordo del sacrificio del giovane militante di Democrazia Proletaria di Cinisi, assassinato dalla mafia per le sue coraggiose battaglie a favore della legalità.

Il casolare dove avvenne il delitto, finalmente restaurato, è rimasto esattamente com’era il 9 maggio di 46 anni fa, quando i sicari di don Tano Badalamenti, noto come “Tano seduto” per il suo disprezzo verso Peppino, lo rapirono e poi lo tramortirono. Il corpo fu poi portato lungo i binari della ferrovia e fatto saltare in aria, in un tentativo di depistaggio per nascondere i veri assassini e far sembrare che la vittima fosse morta in un attentato terroristico. La casupola in pietra, abbandonata per anni, è stata acquisita al patrimonio della Regione.

Oggi si è tenuta la cerimonia di inaugurazione dopo gli interventi di ristrutturazione eseguiti dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali, alla presenza del Governatore della Sicilia Renato Schifani. L’associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, capofila di una serie di realtà legate alla memoria del giovane di Dp, ha chiesto di usufruire del casolare in comodato d’uso. Sarà la Regione – con l’approvazione già accordata dalla Sovrintendenza – a decidere sul suo destino. Alla cerimonia hanno partecipato – oltre al presidente Schifani – il fratello di Impastato, Giovanni, il commissario straordinario del Comune di Cinisi Angelo Sajeva, la Sovrintendente ai Beni Culturali Selima Giuliano, il questore di Palermo Vito Calvino, il prefetto di Palermo Massimo Mariani e il presidente della commissione regionale antimafia Antonello Cracolici.

“Il restauro è in linea con il nostro impegno contro la mafia. Siamo decisi a combattere la criminalità organizzata senza esitazioni”, ha dichiarato il presidente della Regione Renato Schifani. “Dopo le stragi del ’92 – ha aggiunto – la popolazione ha reagito e da Palermo è nato un movimento civile di riscatto contro Cosa nostra. La Sicilia ha pagato un prezzo altissimo, ma dalla sofferenza delle vittime è nata una rivoluzione culturale che ha coinvolto l’intera società”. Il casolare è stato restaurato con cura conservativa. “Abbiamo cercato di preservare l’aspetto originario del luogo”, ha affermato Giuliano. Alla cerimonia, che si è svolta mentre la Cgil teneva a Palermo l’assemblea nazionale contro la mafia, ha partecipato anche una scolaresca.

Oggi è stato reso noto l’esito del questionario annuale del Centro Studi “Pio La Torre”, rivolto agli studenti delle scuole superiori di tutta Italia. Secondo il sondaggio, solo il 20,6% dei giovani interpellati crede che la mafia possa essere sconfitta. Il 49,8%, invece, ritiene il contrario. In altre parole, uno su due.

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