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Cronaca

Phica chiuso dopo la bufera sulle donne

La piattaforma Phica.eu ha chiuso improvvisamente i battenti dopo la scoperta di commenti e contenuti gravemente offensivi e sessisti rivolti a donne italiane di rilievo pubblico. Tra le vittime figurano Giorgia Meloni, che ha espresso indignazione sul Corriere, Elly Schlein, altre esponenti politiche, attrici, giornaliste e personaggi dello spettacolo. L’allarme è scattato dopo che numerose immagini sarebbero state catalogate, secondo le prime ipotesi, con l’ausilio dell’intelligenza artificiale. La polizia postale ha avviato indagini per identificare centinaia di utenti che negli ultimi anni hanno postato contenuti che incitavano a commettere reati, compresa la violenza sessuale.

Gli amministratori di Phica hanno diffuso un comunicato, accusando “persone che usano in modo scorretto le piattaforme, danneggiandone lo spirito originario” e lamentando di non essere riusciti a bloccare in tempo “comportamenti tossici”. Hanno sottolineato che sul portale non era tollerata la violenza, i contenuti pedopornografici e le offese verso le donne, precisando di aver collaborato negli ultimi venti anni con le forze dell’ordine. Tuttavia, la chiusura improvvisa ha lasciato numerosi utenti e vittime in attesa di chiarimenti.

Secondo le indagini preliminari, Phica potrebbe essere gestito in Emilia-Romagna e Abruzzo, con server negli Stati Uniti. La polizia postale attende i riferimenti degli utenti, che rischiano accuse di diffamazione aggravata, istigazione a commettere reati e vilipendio delle istituzioni. Le prime denunce sono già state presentate da donne di tutta Italia. L’avvocato Annamaria Bernardini De Pace ha annunciato una class action insieme ad Arianna Pigini, presidente dell’associazione “L’Abbraccio del Mediterraneo Ets”. Anche donne del Partito Democratico e l’esponente della Lega Roberto Vannacci hanno dichiarato l’intenzione di ricorrere alle vie legali.

Alcuni utenti avrebbero tentato di cancellare i propri profili per sfuggire alle indagini, mentre emergono segnalazioni di richieste di denaro per la rimozione dei contenuti. La ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, ha annunciato misure di monitoraggio e intervento, finalizzate alla prevenzione di simili comportamenti e al contrasto della violenza online.

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