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Politica | Ddl sulla diffamazione: carcere per i cronisti fino a 4 anni e mezzo

 ‣ adn24 politica | ddl sulla diffamazione: carcere per i cronisti fino a 4 anni e mezzo


Uno degli emendamenti proposti dal relatore Gianni Berrino al disegno di legge sulla diffamazione sta suscitando polemiche. Si aggiunge un nuovo articolo, il 13-bis, alla legge sulla stampa. Secondo questa nuova disposizione, chiunque, con condotte ripetute e coordinate, miri a danneggiare gravemente la reputazione altrui attraverso la stampa, attribuendo fatti che sa essere in parte falsi, sarà punito con 1-3 anni di carcere e multe da 50.000 a 120.000 euro. Se il colpevole sa dell’innocenza della vittima, la pena aumenta fino a 4 anni e mezzo di reclusione.

L’articolo 13 della legge sulla stampa, dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale nel 2021, prevedeva pene detentive, in contrasto con la giurisprudenza della CEDU. Uno degli emendamenti del relatore propone di sostituire l’articolo 13 con una nuova disposizione che prevede solo sanzioni pecuniarie, anche se più elevate rispetto al testo originale del disegno di legge. Tuttavia, un’altra parte dell’emendamento introduce la pena detentiva.

Nel primo caso, il carcere è previsto solo come alternativa alla sanzione pecuniaria, in linea con la sentenza della Corte Costituzionale. Nel secondo caso, la pena detentiva è cumulativa con quella pecuniaria, il che potrebbe entrare in contrasto con la sentenza della Corte Costituzionale che si era espressa contro il carcere per i giornalisti.

L’opposizione ha sollevato preoccupazioni riguardo agli emendamenti presentati dal relatore, sostenendo che aumentare il carcere per i giornalisti e stabilire pene pecuniarie esagerate minaccia la libertà di stampa.

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