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Uefa, Ceferin “Israele? Non sono un sostenitore dell’espulsione degli atleti”

“Quello che sta succedendo ai civili di Gaza mi ferisce personalmente. È impossibile vedere ancora queste cose. Dall’altro punto di vista, non sono un sostenitore della squalifica degli atleti”. Lo ha detto il presidente della Uefa, Aleksander Ceferin in un’intervista a ‘Politico’, rispondendo ad una domanda sull’eventualità di un’esclusione dei club israeliani dalle competizioni europee per via della situazione nella Striscia.
“Cosa può fare un atleta per spingere il suo governo a fermare la guerra? È molto, molto difficile. Le squadre russe sono squalificate da tre anni e mezzo. La guerra è finita? Non è finita. Devo dire che con la situazione in Russia e Ucraina, c’era una pressione politica molto forte. Ora è una pressione più della società civile che dei politici, perché i politici sono ovviamente, quando si tratta di guerre e vittime, molto pragmatici. Non posso dire cosa succederà. Si parla di tutto, ma io personalmente sono contrario all’espulsione degli atleti”, ha aggiunto.
MILAN-COMO A PERTH? “NON SIAMO CONTENTI, MA OK SE E’ UNA ECCEZIONE”
“Partite di Serie A e Liga fuori dall’Europa? Non siamo contenti ma, per quanto abbiamo verificato dal punto di vista legale, non abbiamo molto margine se le federazioni sono d’accordo. Ed entrambe infatti hanno dato il loro consenso”. Lo ha detto in un’intervista a ‘Politico’ il presidente della Uefa, Aleksander Ceferin, parlando della possibilità che le partite Milan-Como e Villarreal-Barcellona si disputino rispettivamente a Perth e Miami. L’organo di governo del calcio europeo affronterà la questione durante la prossima riunione del comitato esecutivo a Tirana il prossimo 11 settembre. “Ma penso che in futuro dovremo discuterne molto seriamente, perché il calcio dovrebbe essere giocato in Europa, i tifosi dovrebbero guardare le partite in casa, non possono andare in Australia o negli Stati Uniti per seguire le loro squadre. Apriremo questa discussione anche con la Fifa e con tutte le federazioni, perché non credo sia una buona cosa – ha aggiunto -. Se è un’eccezione, va bene. Se c’è un motivo alla base, va bene. Ma, in linea di principio, le squadre europee dovrebbero giocare in Europa perché i tifosi che le sostengono vivono in Europa. È una grande tradizione”. Ceferin si è soffermato anche sulla possibilità di un Mondiale per Club ogni due anni: “Sarei contrario, ma non credo lo vogliano”.
-Foto IPA Agency-
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