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Cronaca

Bari | Bimba di 2 anni trasportata in gravi condizioni a Roma con volo d’emergenza

Una bimba di due anni, in pericolo di vita, è stata trasferita oggi pomeriggio da Bari a Roma con un trasporto sanitario d’urgenza. L’operazione è stata condotta utilizzando un velivolo da trasporto C-130J della 46ª Brigata Aerea dell’Aeronautica Militare.

Le condizioni critiche della piccola paziente, ricoverata presso l’Ospedale Giovanni XXIII di Bari, hanno reso necessario un trasferimento immediato presso l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. La Prefettura di Bari ha quindi contattato il Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico, che ha attivato uno degli equipaggi dell’Aeronautica Militare specializzato in queste operazioni di soccorso.

Per la missione, il C-130J della 46ª Brigata Aerea, partito da Pisa, ha caricato direttamente l’ambulanza, la bimba, la madre e il personale medico a Bari, riducendo notevolmente i tempi di trasferimento. Dopo l’atterraggio presso l’aeroporto romano di Ciampino, avvenuto intorno alle 19.15, l’ambulanza si è immediatamente diretta verso l’ospedale pediatrico di Roma, mentre il velivolo ha fatto ritorno alla base di Pisa per rimanere operativo 24 ore su 24.

Cronaca

Jesolo | Tabaccaio trovato morto in casa: si ipotizza rapina finita in tragedia

Nel pomeriggio del 6 maggio, intorno alle 13, è stata rinvenuta la salma di Roberto Basso, un tabaccaio di 65 anni, nella sua residenza situata in via Antiche Mura, a Jesolo, in provincia di Venezia. Il ritrovamento è stato effettuato dai carabinieri della compagnia di San Donà, allertati dalla mancata apertura del suo negozio e dalla sua assenza di contatti. L’abitazione, ubicata in una zona periferica rispetto al centro, è stata aperta dagli agenti, i quali hanno fatto la macabra scoperta. Le indagini sono state immediatamente avviate e la procura è stata informata dell’accaduto.

Le circostanze della sua scomparsa sono oggetto di attenta analisi da parte dei carabinieri, che non escludono la possibilità di un omicidio. I primi esami medici non hanno evidenziato segni di decesso naturale, lasciando spazio a diverse ipotesi, tra cui quella di una rapina finita tragicamente. Tuttavia, al momento, le informazioni disponibili sono limitate e le indagini sono appena agli inizi. Il medico legale ha comunicato i risultati preliminari al magistrato, il quale ha avviato ulteriori approfondimenti per verificare se altre persone siano coinvolte nell’evento.

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Cronaca

Casteldaccia (PA) | Strage sul lavoro, 5 morti per intossicazione, il sesto è grave in ospedale


A Casteldaccia, provincia di Palermo, cinque operai hanno perso la vita in un grave incidente sul lavoro.

Un sesto operaio è stato trasportato d’urgenza al Policlinico di Palermo, dove è stato intubato. Secondo una prima ricostruzione, i sei operai facevano parte di una ditta privata incaricata di lavori fognari per conto dell’Amap, la società responsabile della gestione delle condotte idriche e fognarie a Palermo.

I sette operai stavano effettuando lavori di manutenzione su un impianto di sollevamento delle acque fognarie per conto dell’Amap. Durante il lavoro, alcuni di loro hanno iniziato a manifestare sintomi di malessere, probabilmente a causa di un’intossicazione da idrogeno solforato, che provoca irritazioni alle vie respiratorie e può causare soffocamento. Uno dei lavoratori è riuscito a uscire dall’impianto e a lanciare l’allarme, ma gli altri sei sono rimasti intrappolati e hanno perso conoscenza a causa delle esalazioni tossiche.

I soccorsi sono stati immediati grazie all’intervento dei vigili del fuoco e del personale sanitario del 118, che hanno tentato di rianimare gli operai sul posto. Purtroppo, per cinque di loro non c’è stato nulla da fare; il sesto è stato trasportato d’urgenza al Policlinico dopo essere stato intubato.

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Cronaca

Portovesme | Lavoratori della Sider Alloys in cassa integrazione, sciopero e blocco cancelli


Oggi è stato emesso il primo avviso di cassa integrazione ordinaria per circa quaranta lavoratori della Sider Alloys di Portovesme, scatenando una immediata reazione da parte dei sindacati e degli operai che hanno proclamato uno sciopero di 24 ore e hanno bloccato l’accesso alla fabbrica di alluminio primario del Sulcis.

La protesta è stata innescata questa mattina dopo che l’azienda ha comunicato, nei giorni precedenti, a Cgil, Cisl, Uil e alla Rsu, che il 50% della forza lavoro attuale (circa 86 operai in servizio) sarebbe stato messo in cassa integrazione per 13 settimane a causa della mancanza di componenti necessari per il revamping della sala elettrolisi dello smelter, il nucleo centrale dello stabilimento. Questi componenti, a causa della riduzione dei traffici attraverso il Canale di Suez, sarebbero ancora bloccati nei porti cinesi.

I sindacati dei metalmeccanici hanno reagito duramente, chiedendo il rispetto degli accordi del 2018 e sollecitando un incontro immediato presso il Mimit, coinvolgendo il governo Meloni e Invitalia.

Renato Tocco della Uilm ha dichiarato: “Siamo contrari alla cassa integrazione. Sei anni fa la Sider Alloys ha acquisito lo stabilimento e non è accettabile che siamo ancora in questa situazione. Chiediamo al ministero la convocazione di un tavolo istituzionale: la politica deve chiarire se il sito di produzione di alluminio primario deve essere attivo, visto che è stato definito strategico da più governi, compreso il presente. Questa vertenza deve avere una svolta”.

Roberto Forresu della Fiom ha aggiunto: “Abbiamo chiesto all’assessorato regionale di intervenire per organizzare un incontro urgente presso il Mimit per affrontare il problema della Sider Alloys. È necessario un piano industriale dettagliato”.

Giuseppe Masala ha ribadito: “La decisione di mettere in cassa integrazione è da respingere e lo abbiamo fatto sia al ministero che in azienda. È necessario un incontro a Roma per chiarire i tempi di ripresa e garantire il rispetto dell’accordo del 2018 in tutti i suoi aspetti. La politica deve dissipare ogni dubbio”.

L’assessore regionale all’Industria, Emanuele Cani, ha annunciato che la Sardegna istituirà un tavolo permanente sulle crisi industriali dell’Isola, intervenendo durante la protesta degli operai della Sider Alloys a Portovesme. “Crediamo che sia fondamentale mirare alla ripresa produttiva dello stabilimento per l’alluminio primario, che consideriamo strategico”, ha dichiarato Cani. “Stiamo ripristinando il ruolo centrale dell’attività politico-istituzionale della Regione e istituiremo un tavolo permanente che si occuperà di tutte le crisi industriali. La vertenza della Sider Alloys sarà una delle prime ad essere affrontate da questo tavolo”.

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