Calabria

Vibo Valentia | ‘Ndrangheta, processo contro clan di piscopio: 20 Condanne e 13 assoluzioni NOMI

Il Tribunale di Vibo ha confermato oggi in secondo grado la sentenza emessa l’11 aprile 2022 per i presunti vertici del “locale” di ‘ndrangheta di Piscopio. La Corte d’Appello di Catanzaro, presieduta da Giancarlo Bianchi, ha mantenuto la condanna a 28 anni e 3 mesi per Rosario Battaglia (originariamente condannato a 28 anni in primo grado) e a 12 anni per Giuseppe Salvatore Galati. Pantaleone Mancuso, noto come “Scarpuni” e considerato uno dei capi del casato mafioso di Limbadi e Nicotera, ha visto confermata la condanna a 8 anni. Sono invece stati assolti Giuseppe Lo Giudice, precedentemente condannato a 6 anni, e Ippolito Fortuna, precedentemente condannato a 8 anni.

Le pene sono state confermate anche per altri imputati: Francesco Felice (13 anni e 8 mesi), Giuseppe Brogna (12 anni), Domenico D’Angelo (10 anni), Giuseppe D’Angelo (10 anni e 4 mesi), Stefano Farfaglia (10 anni), Angelo David (10 anni), Michele Silvano Mazzeo (8 anni e 2 mesi), Nazzareno Colace (8 anni). Nazzareno Galati e Benito La Bella hanno entrambi ricevuto una condanna di 13 anni e 8 mesi (13 anni e 11 mesi in primo grado).

Le pene sono state rideterminate per alcuni imputati: Nazzareno Pannace (6 anni e 8 mesi), Simone Prestanicola (3 anni), Michele Staropoli (7 anni e 2 mesi), Francesco Popillo (6 anni e 8 mesi), Francesco Romano (6 anni), Pierluigi Sorrentino (6 anni e 8 mesi).

Le assoluzioni confermate riguardano Nicola Barba, Maria Concetta Immacolata Fortuna, Luigi Zuliani, Gianluca Tavella, Michele Fortuna e Francesco Tassone. La Corte ha dichiarato non doversi procedere per intervenuta prescrizione nei confronti di Raffaella Mantella, Annarita Tavella e Tommaso Lo Schiavo, dichiarando inammissibile l’appello della Dda nei confronti di Mariano Natoli.

Rosario Battaglia, Giuseppe Brogna, Nazzareno Colace, i due D’Angelo, Angelo David, Stefano Farfaglia, Francesco Felice, Nazzareno Galati, Giuseppe Salvatore Galati, Benito La Bella e Michele Silvano Mazzeo sono stati condannati a rifondere le spese legali sostenute dalle parti civili: Regione Calabria, Associazione Antiracket e antiusura Vibo e Provincia di Vibo. Rosario Battaglia è stato inoltre condannato a rifondere le spese legali sostenute da Antonio Chiaromonte e Domenico Antonio Maduli, mentre Michele Silvano Mazzeo è stato condannato a rifondere le spese legali sostenute da Raffaele Corigliano.

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