Mohamed Salah critica l’Uefa per l’omaggio a Suleiman al-Obeid, il “Pelé palestinese” ucciso a Gaza

Mohamed Salah, attaccante del Liverpool e stella del calcio egiziano, ha attaccato l’Uefa sui social per l’omaggio online dedicato a Suleiman al-Obeid, storico capitano della nazionale palestinese soprannominato il “Pelé palestinese”, morto a 41 anni nella Striscia di Gaza. La federcalcio palestinese ha attribuito la sua morte a colpi d’arma da fuoco israeliani durante la distribuzione di aiuti umanitari. L’Uefa, sul proprio profilo X, ha scritto: “Addio a Suleiman al-Obeid, un talento che ha dato speranza a innumerevoli bambini, anche nei momenti più bui”, ma per Salah questo non basta: “Si può dire come è morto, dove e perché?”, ha replicato l’egiziano, chiedendo maggiore chiarezza.

La posizione di Salah è in linea con le sue prese di posizione degli ultimi anni, durante i quali ha espresso forte solidarietà alla popolazione di Gaza, denunciando pubblicamente i massacri e sostenendo iniziative umanitarie come la donazione alla Mezzaluna Rossa egiziana per i soccorsi.

Suleiman al-Obeid, con 24 presenze in nazionale e oltre 100 gol in carriera, aveva militato nel Khadamat Al-Shati Club, nell’Al-Amari Youth Center Club e nel Gaza Sports Club, diventando un simbolo dello sport palestinese. Secondo la federcalcio palestinese, sono almeno 321 i tesserati morti dall’inizio del conflitto, numero che raddoppia se si considerano anche altre discipline.

Il caso ha riacceso i riflettori sulle tensioni tra sport e politica, già emerse con la mancata firma di Shon Weissman da parte del Fortuna Düsseldorf. L’attaccante israeliano, secondo il quotidiano tedesco Bild, aveva pubblicato e poi rimosso frasi come “cancellare Gaza dalla mappa” o “sganciare 200 tonnellate di bombe”, scatenando la protesta dei tifosi e le preoccupazioni della comunità ebraica locale. Il club ha dichiarato che le sue posizioni non erano compatibili con i valori societari, confermando ufficialmente la rinuncia al suo ingaggio.