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Philipsen fulmine giallo a Lille: scatto da leader, Roglič ed Evenepoel subito in crisi

di Umberto Zollo | Nervi, cadute e ventagli nella prima tappa del Tour: Philipsen domina, Ganna si ritira, big già distanziati

di Umberto Zollo

La prima maglia gialla del Tour de France 2025 parla belga. Jasper Philipsen, velocista implacabile dell’Alpecin-Deceuninck, ha colto la decima vittoria personale alla Grande Boucle dominando la tappa inaugurale Loos > Lille Métropole di 184,9 km. Ma non è stato il solito sprint da manuale: la giornata ha regalato colpi di scena, ventagli spacca-classifica, cadute e ritiri illustri.

Nel finale incandescente, quando mancavano solo 17 chilometri al traguardo, la Visma-Lease a Bike ha lanciato un ventaglio letale: Edoardo Affini, Tiesj Benoot, Matteo Jorgenson e il campione in carica Jonas Vingegaard hanno scatenato il caos con un’accelerazione che ha lasciato al palo Remco Evenepoel, Primož Roglič, e buona parte degli sprinter più attesi, come Milan, Merlier, Groenewegen e Meeus.

Nel gruppo di testa si sono fatti trovare pronti Tadej Pogačar, Enric Mas e Anthony Turgis, ma soprattutto i cinque uomini dell’Alpecin-Deceuninck, che hanno offerto una prova tatticamente perfetta. Sul lunghissimo rettilineo finale, è stato Kaden Groves a lanciare in maniera impeccabile Philipsen, che ha regolato con potenza Biniam Girmay e Søren Wærenskjold, conquistando anche i 4 secondi di abbuono e la maglia gialla. Quinta piazza per un ottimo Matteo Trentin, primo degli italiani.

E proprio l’Italia ha vissuto un’altra giornata dai forti contrasti. A fare notizia è stato il ritiro di Filippo Ganna, costretto a fermarsi dopo una rovinosa caduta con Sean Flynn (PostNL) a 132 km dall’arrivo. L’azzurro, attardato anche da un doppio cambio scarpe e dai dolori alla schiena, ha provato a rientrare per oltre un’ora, ma ha dovuto alzare bandiera bianca ai -71 dal traguardo. Un addio amaro per il campione italiano a cronometro e una perdita importante per la Ineos.

La tappa, già movimentata nella prima parte dalla fuga di cinque corridori (tra cui Benjamin Thomas e Matteo Vercher), è esplosa nel tratto del Mont Cassel: uno sbandamento di Thomas sul pavé ha innescato una caduta che ha eliminato entrambi i fuggitivi. Lo stesso Thomas si è consolato con la maglia a pois come miglior scalatore, mentre Vercher è stato nominato più combattivo di giornata.

Tra i corridori che hanno accusato il colpo, oltre a Evenepoel e Roglič (arrivati con 39 secondi di ritardo), anche Lenny Martinez, Julian Alaphilippe e Simon Yates, in difficoltà sin dalle prime fasi. Il Tour, ancora una volta, ha dimostrato che nessuna tappa è banale, nemmeno quella disegnata per i velocisti.

Domani si riparte con un tracciato più mosso, adatto agli attaccanti. Ma il Tour ha già emesso le sue prime sentenze: Philipsen è l’uomo da battere tra i velocisti, Pogacar e Vingegaard già in vantaggio tra i big, e per molti altri il tempo inizia già a scarseggiare.

Ordine d’arrivo della 1ª tappa (Lille Métropole > Lille Métropole, 184.9 Km)

  1. Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) – 3h53’11’’
  2. Biniam Girmay (Intermarché-Wanty) – s.t.
  3. Søren Wærenskjold (Uno-X Mobility) – s.t.
  4. Anthony Turgis (TotalEnergies) – s.t.
  5. Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling Team) – s.t.

Classifica generale dopo la 1ª tappa:

  1. Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) – 3h53’11’’
  2. Biniam Girmay (Intermarché-Wanty) – +4’’
  3. Søren Waerenskjold (Uno-X Mobility) – +6’’
  4. Anthony Turgis (TotalEnergies) – +10’’
  5. Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling Team) – +10’’

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