Ci sarebbero anche italiani da deportare a Guantánamo.

Secondo una segnalazione de La7 basata su un’indiscrezione del Washington Post, tra i 9.000 migranti che l’amministrazione Trump intende trasferire nella base di Guantánamo Bay ci sarebbero anche cittadini italiani

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Cosa dice il Washington Post

• Il trasferimento sarebbe motivato dalla necessità di alleggerire la pressione sui centri di detenzione interni e di lanciare un messaggio deterrente ai migranti in arrivo negli Stati Uniti.
• Tra queste 9.000 persone figurano individui provenienti da Francia, Germania, Gran Bretagna, Belgio, Paesi Bassi, Lituania, Polonia, Turchia, Ucraina, Haiti e persino Italia .
• Il Dipartimento di Stato USA ha rifiutato di confermare le nazionalità, sottolineando che i trasferimenti sarebbero previsti solo per migranti “illegali con precedenti penali” .

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Il silenzio del governo Meloni

In Italia, nessuna dichiarazione ufficiale è arrivata finora dalla Farnesina o da Palazzo Chigi.

• Un’indiscrezione del Washington Post, rilanciata da La7 e dall’ANSA, afferma che tra i 9.000 migranti trasferiti a Guantánamo potrebbe esserci un numero imprecisato di cittadini italiani. Il governo Meloni non ha ancora rilasciato commenti ufficiali. La notizia rilancia il dibattito sul ricorso a strutture extraterritoriali e invita Roma a chiarire la sua posizione.
  Non risultano però ad ora note stampa né precisazioni da parte di Giorgia Meloni, del ministro degli Esteri Antonio Tajani o del ministro dell’Interno.
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Le critiche e le implicazioni

• Organizzazioni per i diritti umani bocciano la misura come costosa, controproducente e potenzialmente violativa dei diritti, soprattutto senza un controllo attivo da parte dei Paesi d’origine .
• In Europa, la questione delle “strutture extraterritoriali” per migranti ha già sollevato forti criticità legali e normative, come nell’accordo tra Italia e Albania su hotspot offshore.

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Un’indiscrezione del Washington Post, rilanciata da La7 e dall’ANSA, afferma che tra i 9.000 migranti trasferiti a Guantánamo potrebbe esserci un numero imprecisato di cittadini italiani. Il governo Meloni non ha ancora rilasciato commenti ufficiali. La notizia rilancia il dibattito sul ricorso a strutture extraterritoriali e invita Roma a chiarire la sua posizione.