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Torino | Battaglia Mirafiori: sindacati, istituzioni, studenti, la Curia in piazza per la fabbrica

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Tute da lavoro e abiti formali, rappresentanti sindacali, istituzioni, la Curia e attivisti di Fridays for Future hanno preso parte a una massiccia manifestazione a Torino, che ha visto la partecipazione di migliaia di persone – secondo i sindacati circa 12.000 – con l’obiettivo di rivitalizzare il settore automobilistico.

Lo sciopero di otto ore è stato indetto da sei organizzazioni sindacali – Fiom, Uilm, Fim, Ugl, Fismic e rappresentanti dei quadri Fiat – per la prima volta riunite dopo 15 anni di divergenze e polemiche. Tutti concordano sull’importanza di aumentare gli investimenti e la produzione presso lo stabilimento di Mirafiori, puntando a una produzione di almeno 200.000 veicoli con nuovi modelli, al fine di evitare il declino economico di Torino. Questa richiesta proviene dai lavoratori dello stabilimento storico, che continuano a subire periodi di cassa integrazione, così come dai dipendenti delle aziende fornitrici del gruppo italofrancese, tra cui Lear, Delgrosso e Te Connectivity.

Il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha commentato: “Io tifo sempre italiano, ma purtroppo il settore automotive sta perdendo la sua identità nazionale. Siamo favorevoli al libero mercato, ma faremo il possibile per mantenere la produzione in Italia.” Anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha confermato l’impegno di Stellantis nel rimanere in Italia. Alla manifestazione hanno preso parte anche il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, e il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo.

Nonostante il sostegno delle imprese al settore automobilistico, non sono stati presenti rappresentanti delle associazioni industriali durante la manifestazione. Tuttavia, artisti come Willy Peyote, i Subsonica e gli Statuto hanno espresso il loro appoggio. Lo striscione principale del corteo recitava: “Il rilancio di Torino parte da Mirafiori”.

Durante la manifestazione, il segretario generale della Fim, Ferdinando Uliano, ha dichiarato: “Se le nostre richieste non verranno ascoltate, questa protesta sarà solo l’inizio di un movimento più ampio”. Anche il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, ha sottolineato la necessità di un impegno concreto da parte di Stellantis.

Il segretario generale della Fiom, Michele De Palma, ha ribadito l’importanza di un dialogo costruttivo, mentre Giovanni Serra, segretario generale dell’Associazione quadri e capi Fiat, ha definito l’evento “un momento storico”. Sara Rinaudo, vicesegretario generale Fismic Confsal, ha sottolineato che lo sciopero non riguarda solo Mirafiori e Stellantis, ma l’intero comparto dell’automotive e l’economia torinese.

Infine, Alessandro Svaluto Ferro, direttore dell’ufficio per la Pastorale sociale e del Lavoro della Diocesi, ha sottolineato l’importanza di un dialogo costruttivo con Stellantis per il benessere della città.

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