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Calabria

Reggio Calabria | Proroga per i motivi della sentenza Mimmo Lucano – VIDEO

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Il procedimento Xenia, secondo i magistrati, è caratterizzato da una “non comune complessità” e dalla “delicatezza delle vicende trattate”. Per questo motivo, la Corte d’appello di Reggio Calabria ha deciso di richiedere un’estensione di altri 90 giorni per la pronuncia della sentenza. Il processo ha visto l’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano, essere assolto da quasi tutti i 19 capi di imputazione lo scorso 11 ottobre. La Corte d’appello ha ribaltato in gran parte la condanna di primo grado, riducendo la pena a 18 mesi di reclusione, con sospensione della pena, per un solo capo d’accusa di falso relativo a una delle 57 delibere oggetto di indagine sulla gestione dei progetti di accoglienza dei migranti nel Comune di Riace.

Lucano è stato assolto da tutte le altre accuse, tra cui associazione a delinquere, truffa, abuso d’ufficio e peculato, difeso dagli avvocati Andrea Daqua e Giuliano Pisapia. Le motivazioni complete della sentenza saranno incluse nel documento ufficiale, il quale potrebbe essere depositato entro i successivi 90 giorni. Tale termine, sebbene non vincolante, è reso necessario non solo a causa del carico di lavoro dei giudici della Corte d’appello ma anche per la complessità del caso. Il giudice Davide Lauro, componente del collegio della Corte d’appello, ha sottolineato che il processo a Mimmo Lucano richiede un’attenta e analitica ricostruzione degli elementi di prova, compresi quelli intercettivi e dichiarativi, insieme a una ponderosa produzione documentale delle difese. Inoltre, sono coinvolte diverse questioni giuridiche, sia procedimentali che di qualificazione giuridica delle condotte contestate.

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