Torino, blitz antidroga: tre arresti e maxi sequestro di ketamina e MDMA tra città e cintura

di Umberto Zollo

La Polizia di Stato, Squadra Mobile di Torino, ha intensificato, tra il 16 e il 20 ottobre, l’azione di contrasto al consumo e allo spaccio di droghe sintetiche in Torino, Pinerolo e Moncalieri: tre arresti e un maxi sequestro che comprende quasi 17 kg di ketamina, oltre a MDMA, metanfetamina, cocaina, hashish e marijuana. L’attività, sviluppata tra controlli in strada e perquisizioni mirate, ha intercettato un presunto deposito di sostanze a Pinerolo.

Nel quartiere Mirafiori gli operatori della Sezione Falchi hanno fermato un 25enne italiano, dopo servizi di osservazione su un presunto flusso di acquirenti. In cucina, durante la perquisizione personale e domiciliare, sono stati sequestrati cristalli bianchi di metanfetamina e cristalli blu di MDMA, trovati in un pentolino e in buste in cellophane.

Due giorni più tardi l’attenzione si è spostata a Pinerolo: segnalazioni sul via vai di consumatori hanno portato a un controllo nell’abitazione di una 25enne italiana, ritenuta dagli investigatori possibile centrale di stoccaggio. All’interno è stato sequestrato quasi 17 kg di ketamina, oltre a oltre 200 pasticche di ecstasy/MDMA (circa 175 g) e 1 g di eroina, con bilancini di precisione e materiale per il confezionamento.
La perquisizione è proseguita su un camper in uso alla donna, in sosta presso l’area adiacente al Parco Ruffini di Torino: rinvenuti 500 g di ketamina, 35 g di MDMA e 170 g di metanfetamina, occultati in diversi vani del mezzo. La donna è stata arrestata.

Nel medesimo contesto operativo, a Moncalieri la Squadra Mobile ha arrestato un 58enne italiano: fermato mentre stava per salire in auto, è stato trovato con circa 10 g di cocaina in dosi, nascosti in un pacco di fazzoletti. La successiva ispezione in abitazione e garage ha portato al sequestro di 31 g di cocaina in pietra, 36 g già suddivisi, 60 g di hashish e 8,3 g di marijuana, celati tra calzini e una credenza.

Le indagini sono in fase preliminare e per gli indagati vale la presunzione di innocenza. L’azione della Squadra Mobile si inserisce in un più ampio piano di contrasto alle droghe sintetiche, con verifiche su canali di approvvigionamento e stoccaggio. Ulteriori sviluppi potranno emergere dagli esami di laboratorio e dall’analisi dei flussi di smercio ricostruiti dagli investigatori.