Politica
Premio Nobel a María Corina Machado, il riconoscimento divide la sinistra italiana
L’assegnazione del Premio Nobel a María Corina Machado ha scatenato un acceso dibattito politico in Italia, mettendo in imbarazzo il cosiddetto campo largo. L’attivista venezuelana, simbolo dell’opposizione al regime di Nicolás Maduro, è stata premiata per il suo impegno in difesa della democrazia e dei diritti civili in Venezuela. Una scelta che ha trovato ampio consenso tra le forze di centrodestra, ma che ha diviso profondamente la sinistra, dove non sono mancate critiche e silenzi imbarazzati.
Durante la giornata di ieri, i leader di Alleanza Verdi e Sinistra, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, hanno espresso apertamente la loro contrarietà al riconoscimento conferito a Machado. In una nota congiunta, i due esponenti hanno affermato che «chi chiede l’intervento militare degli Stati Uniti nel suo Paese per rovesciare il governo cui si oppone, evidentemente c’entra poco con l’impegno per la pace». Una posizione che ha suscitato polemiche, soprattutto per il tono critico nei confronti della vincitrice del Nobel, definita da molti un simbolo della lotta contro la dittatura venezuelana.
Nel Partito Democratico le reazioni sono state più sfumate. Debora Serracchiani ha elogiato María Corina Machado, definendola «una donna che incarna con forza la volontà di resistenza al regime», mentre Laura Boldrini ha salutato con entusiasmo la decisione del comitato norvegese, sottolineando il valore del premio come segnale di libertà e coraggio. Tuttavia, dopo queste prime dichiarazioni, nel Pd è calato il silenzio.
Un vero e proprio giallo ha poi alimentato le polemiche: dal sito ufficiale del Partito Democratico è scomparso un comunicato firmato da Roberta Mori, portavoce nazionale della “Conferenza delle donne democratiche”. Nel testo, la dirigente dem elogiava Machado definendo il Nobel «un segnale forte e universale per chi combatte ogni giorno per i diritti e la libertà». Il post è stato rapidamente rimosso, scatenando l’ironia e l’attacco politico di Forza Italia, che ha accusato il Pd di “censurare i propri dirigenti per non irritare gli alleati del Movimento 5 Stelle e di Avs”.
Dalla segreteria dem non sono arrivate spiegazioni ufficiali sulla sparizione del comunicato, ma il caso ha evidenziato una profonda frattura interna sul tema. Il Nobel a María Corina Machado, anziché unire, sembra dunque aver messo in luce le tensioni ideologiche che attraversano la sinistra italiana, divisa tra solidarietà verso chi lotta contro i regimi autoritari e la prudenza politica nei confronti dei propri alleati.
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